Fa impressione quella cifra- 12 miliardi di euro- recuperata nel 2011 all'evasione secondo i dati divulgati da Mario Monti. Un po' perché solo due settimane prima dell'incontro con il governo il direttore della Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, aveva detto in Parlamento che i miliardi recuperati l'anno prima erano 11. Avranno qualche problema di calcolo, da quele parti. O forse hanno tenuto la sorpresa del miliardo in più scovato in extremis per il premier. Ma il 2011 rischia di essere un anno irripetibile. Quando trovi più in un colpo solo la Bosch che patteggia con il fisco 300 milioni di euro, il Monte dei Paschi che patteggia per 260 milioni, Banca Intesa che patteggia per 250 milioni, la Banca popolare di Milano che patteggia per 186 milioni di euro, Unicredit che lo fa per 99 milioni di euro?
Solo i casi resi noti sulla stampa hanno portato 1,5 miliardi di euro nelle casse dello Stato come sanatoria per gli anni precedenti. Una vittoria del fisco, ma fino a un certo punto: la Bosch ha preferito pagare subito 300 che ricorrere contro cartelle per 1,5 miliardi. Magari è lei ad avere perso 300, forse è il fisco che ha perso 1,2 miliardi per fare subito il risultato. Montepaschi ha pagato 260 per evitare i processi su 1,08 miliardi di euro. La Popolare di Milano ha pagato subito 186 invece dei 313 contestati. Tutti i rilievi della Agenzia delle Entrate riguardavano molti anni precedenti. E il patteggiamento ha funzionato come un mezzo condono: si paga molto meno per chiudere tombalmente il proprio passato. Spesso non si è trattato nemmeno di evasione fiscale vera e propria, ma di elusione o ancora peggio di contestazioni sull'abuso di diritto, grazie alle sentenze della Cassazione. Ti accusano di avere fatto quella operazione -legalissima- solo per pagare meno tasse, e se non riesci a convincerli che c'era una ragione imprenditoriale o commerciale vera, ti possono contestare quello sconto come evasione vera e propria. Con i conti dello Stato in questa condizione, tutto passa in cavalleria, anche qualcosa al limite della legalità come l'abuso di diritto. Ma una volta chiuso il passato con il condono, l'arma è spuntata. E il 2012 rischia di essere tutto in salita...
di Franco Bechis
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