La banca newyorkese si è limitata ad annunciare trionfalmente il recupero della somma, il governo italiano non ha fornito alcuna spiegazione e i media non indagano né chiedono alcunché, né sulla gestione delle operazioni in derivati da parte del Tesoro, né sul motivo per il quale tra tanti creditori si sia scelto di onorare il debito proprio con la Morgan Stanley. Il questo modo il governo non è tenuto a spiegare perché abbia optato per il silenzio e la segretezza assoluta anziché ammettere che, mentre venivano stangati i pensionati e non solo, lo Stato provvedeva a rimborsare 2 miliardi e mezzo alla investment bank. Non sarebbe stato il massimo dal punto di vista dell’immagine e della popolarità, ma in fondo è stato lo stesso “Full Monti”, ribattezzato così proprio dalla Morgan Stanley al momento della sua nomina a premier, a dichiarare di non dover soddisfare alcun elettore, in quanto non eletto. E allore perché tace? Ha paura dell’impopolarità?
Dove sono i giornalisti che ponevano le dieci domande a Berlusconi o pubblicavano le intercettazioni telefoniche? Esiste ancora qualcuno interessato ad indagare sull’operato del governo?
Diamo un merito all’Espresso, l’unico organo di informazione italiano a parlarne: un articolo uscito ieri a firma Orazio Carabini esprime pure un certo disappunto per il fatto che né Morgan Stanley né il Tesoro abbiano voluto fornire spiegazioni al settimanale.
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