martedì 2 ottobre 2012

CARI GOVERNATORI, MA PERCHE’ CI PRENDETE PER I FONDELLI? IL CONSIGLIERE CHE ASSUME SOLO PARENTI (“MI FIDO SOLO DI LORO”). E QUELLO CHE DA’ LA COLPA AI SANTI PATRONI. POVERO PIEMONTE, COME E’ RIDOTTO

Sanguisughe, di Mario GiordanoPovero il mio amato Piemonte. Vecchio, antico, sabaudo territorio, un tempo patria delle persone perbene e ligie alle regole: ora è finito in bocca ai Lupi. Lupi come Maurizio Lupi, consigliere regionale che, oltre ad aver totalizzato uno dei record di rimborsi chilometrici (31mila in un anno), è riuscito anche ad assumere in Regione la moglie, la figlia e i fratelli. “Conferma?”, gli ha chiesto una giornalista di Repubblica. E lui: “Certo, che male c’è? E poi io mi fido solo dei parenti”. Si fida solo dei parenti, lui, capite? Però per svagarsi organizza feste per l’ambientalismo con le starlette, l’ex Velina, Lele Mora e la sosia di Marylin Monroe, nota esperta mondiale di problemi ecologici. E il suo collega Roberto Boniperti? Lui, intanto, ha un cognome sprecato: fino a qualche tempo fa Boniperti a Torino era un presidente juventino perbene che si sapeva far rispettare persino dai granata. Adesso Boniperti è il recordman assoluto dei rimborsi chilometrici: 37mila in un anno ne riesce a fare, praticamente come il giro dell’Equatore. Solo nel mese di agosto ne ha totalizzati 4mila, con ben 22 missioni in un mese, mese che per altro viene normalmente dedicato alle ferie. “Colpa dei santi patroni”, dice lui.  “vado per sagre”. Ecco: vada per sagre. E magari cominci con la sagra del cioccolataio, che le si addice considerata la figura che ha collezionato per lei e per l’istituzione che rappresenta. Povero Piemonte, come t’hanno ridotto. E pensare che avevamo tutt’altra fama. Una volta, per esempio, eravamo famosi in tutto il mondo come i bogianen. Sapete perché? Perché nelle trincee della prima guerra mondiale, quando tutti scappavano davanti all’assalto nemico, i soldati piemontesi stavano fermi e gridavno: “Bogia nen”, cioè “Non muoverti”.  Animati da spirito di rigorosa disciplina e sacrificio, non esitavano ad affrontare il nemico a viso aperto e anche a farsi scannare in nome del senso del dovere. Ora mi viene da pensare che cosa avrebbero detto quei nostri nonni piemontesi a vedere il parlamentino della loro Torino ridotto, com’ è oggi, a una suburra piena di Lupi.

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