Il "copione" della difesa UE che vuole far coltivare mais potenzialmente - o meglio, REALISTICAMENTE - cancerogeno è quello tradizionale con la quale le varie istituzioni nazionali e sovranazionali avallano qualsiasi porcata: "NON è DIMOSTRATO CHE..."
Secondo loro "non è dimostrato che Ilva aumenti fortemente l'incidenza di malattie" cosi come "non è dimostrato che l'uranio impoverito - impiegato massicciamente in tutti i conflitti per smaltire in modo economico le scorie delle centrali nucleari - provochi tumori" (vedi il dossier) per non parlare poi degli inceneritori, che ovviamente "non è dimostrato causino tumori" nonostante immettano nell'ambiente, spesso non distante dai centri urbani, tonnellate di polveri fini e diossina ogni anno. Gli inceneritori moderni, che bruciando rifiuti producono energia vengono chiamati dai nostri amministratori con il nome ben più "orecchiabile" e rassicurante di "termovalorizzatori".
Dovrebbero bruciare "rifiuti solidi urbani" ma in diversi casi è emerso (dopo anni) che ci finiva di tutto, anche i rifiuti speciali, il cui regolare smaltimento è costoso: alcuni materiali persino 2-3 euro al kg e pertanto permettono affari milionari (si parla di carichi di tonnellate...) che le ecomafie talvolta riescono a suon di mazzette a far bruciare negli inceneritori, dove si trasformano in pericolosi gas e polveri fini che respiriamo tutti. Per questi motivi nel napoletano (per esempio aChiaiano e Acerra) i cittadini si opponevano duramente all'inceneritore: per la consapevolezza che in essi ci finisce di tutto: ma agli italiani i mass media queste cose non le dicono, preferiscono far passare il messaggio che "non vogliono le discariche e gli inceneritori e poi l'immondizia finisce per strada" in modo da delegittimare le proteste e fare avallare all'opinione pubblica le manganellate con la quale impongono i veleni. In realtà la loro protesta è sacrosanta: in quelle zone dove la criminalità organizzata domina ed è infiltrata-collusa con la politica (sempre se non sono la stessa cosa) gli inceneritori sono un problema immenso per i cittadini di un territorio che in ampie aree - la cosidetta "terra dei fuochi" - deve fare i conti anche con roghi dolosi di rifiuti, sotterrati ovunque senza il minimo scrupolo, anche in corrispondenza di falde acquifere.
Gli inceneritori sono difesi a spada tratta da numerosi politici - tra cui uno scandaloso Renzi che cerca di zittire in malo modo un'oncologa (guarda il video) - e persino da oncologi famosi (e ahimè stimati) come il dr. Veronesi, un fermo sostenitori della teoria che "gli inceneritori non provocano tumori". Veronesi si è espresso persino in difesa dell'uranio impoverito.
E' di questi giorni la notizia menzionata sopra che l'Europa - che ha imposto l'ogm a tutti i paesi aderenti - ha difeso persino il mais accusato di essere cancerogeno: di seguito l'articolo "Il mais ogm è veleno? L'Europa si schiera con la Monsanto".
PERCHE' QUESTA DIFESA AD OLTRANZA DEGLI OGM DA PARTE DELL'EUROPA?
"forse" perché gli eurocrati non eletti che detengono il potere in UE sono tutti espressione del gruppo Bilderberg e della commissione Trilaterale, quella di cui Monti era Presidente europeo fino alla nomina a premier (dopo la nomina si è dimesso da Presidente, ma i "rapporti" ovviamente restano). La commissione trilaterale è stata fondata dal signor ROCKFELLER, il braccio destro della potentissima famiglia ROTHSCHILD nonchè PROPRIETARIO DI MONSANTO, che detiene il monopolio mondiale degli ogm... sono loro i veri padroni di questa UE!
Staff nocensura.com
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Il mais ogm è veleno? L'Europa si schiera con la Monsanto
Di Dario Saltari
Di Dario Saltari
Il mais ogm causa tumori? Il dibattito continua. Un recente studio francese su alcuni prodotti della Monsanto (il mais Nk 603 e l'erbicida Roundup) aveva affermato che il mais ogm "agisce come un potente veleno” nel lungo periodo. L'Unione Europea, tuttavia, non è d'accordo.
Secondo l'autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), infatti, lo studio condotto dal professor Séralini "non ha una qualità scientifica tale da essere considerato valido ai fini di una valutazione del rischio" come si legge in un comunicato stampa della settimana scorsa.
L'Efsa, infatti, "ha trovato inadeguati il disegno dello studio, la descrizione dei risultati e la loro analisi, così come descritti nell’articolo". Per questo motivo l'agenzia europea si ritiene non in grado "di ritenere le conclusioni degli autori scientificamente fondate".
"Pertanto" si legge ancora nel comunicato stampa "sulla base delle informazioni pubblicate dagli autori, l'EFSA non ravvisa la necessità di esaminare da capo la propria precedente valutazione della sicurezza del mais NK603, né di prendere in considerazione tali risultati nella valutazione del glifosato attualmente in corso".
Il team francese di ricerca è rimasto incredulo di fronte alla decisione europea. Secondo Séralini "è assolutamente scandaloso che l'Efsa mantenga segrete le informazioni su cui basa la sua valutazione".
Il ricercatore francese, quindi, ha dichiarato di aver rifiutato l'invito dell'Efsa a "mettere a disposizione alcuni importanti dati supplementari" o almeno fino a quando l'agenzia europea non farà lo stesso.
Fonti: Efsa, RT
fonte: it.ibtimes.com
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