Un tempo “avere paura” della delinquenza era ciò che c’insegnavano a scuola, ciò che i genitori raccomandavano ai figli prima d’uscire di casa, ciò che le autorità invitavano a fare nell’ottica che ciò servisse per sensibilizzare la cittadinanza a collaborare con le Forze dell’Ordine nel gestire la sicurezza di tutti i concittadini.
“Se vedete gente sospetta o che commette un reato, chiamate il 113”, ci dicevano da bambini, tant’è vero che sulle pantere della Polizia che da verdi divennero celesti nei primi anni ‘70, iniziò a comparire il numero con la pittoresca rondella telefonica.
Ora, tale invito, a meno che non fosse privo di significato, su cosa intendeva far leva? Sulla paura di ciò o di chi ragionevolmente poteva apparirci pericoloso, sull’attenzione comune, sulla responsabilità civica di tutti i cittadini, sul concetto per cui, dal momento che il dovere condiviso era “comportarsi bene”, sarebbe stato per coerenza auspicabile nell’interesse generale denuziare chiunque non lo facesse basandoci su dati statistici, su prove empiriche: vedere due signori col passamontagna fuori da una banca, a cosa poteva preludere, ad una prima comunione, forse?!
Ecco, oggi si tollera che degli screanzati che bighellonano per le nostre città non si sa bene a far cosa e sulla base di quale diritto, attuino liberamente comportamenti criminosi, criminali e pericolosi per l’intera cittadinanza e persino per gli operatori dell’Ordine, all’assoluta luce del sole, con svaccata strafottenza, e nella bambagia d’una intoccabilità tutta ideologica per la quale guai a chi li sospetta di potenzialità criminogene, insomma, guai ad averne paura!
E’ vietato aver paura di chi insulta, segrega, malmena persone inermi, danneggia beni pubblici, offende le istituzioni.
Ed è fatto obbligo di non temere chi vistosamente appaia tenere simili contegni, almeno finchè non si avrà personalmente un coltello conficcato nella pancia; ma forse anche allora bisognerà chiedere il permesso a qualche ministro…
É leggendo questo articolo de Il Messaggero in cui dei profughi assaltano il comune di Frosinone e prendono in ostaggio 7 dipendenti, profughi inseriti dall’Unione dei comuni Antica terra di lavoro nel programma di prima accoglienza e sistemazione per richiedenti asilo provenienti dal Nord Africa.
Per ora sono stati solo 10 e avranno comunque tenuto impegnati decine di carabinieri, sottraendoli, peraltro, al controllo del territorio. Ma se continueranno ad aumentare 100-1000-10000…fino a quando si riuscirà a contenere il fenomeno? E pensate che si commuoveranno della nostra generosità pregressa una volta divenuti maggioranza?! Dov’è finito il Diritto, dov’è finita la Legge quando si arriva al punto di dover avere paura ad avere paura ?!