Di: Daniele Lisi
Patatine fritte surgelate potenzialmente cancerogene, una cattiva notizia per gli amanti delle patatine fritte, quelle che si mangiano al ristorante o in pizzeria o nei fast food e che sono particolarmente gustose ed inimitabili.
Il problema è rappresentato dall’acrilammide, un prodotto cancerogeno per l’uomo, che rimane presente nelle patate dopo la cottura. A rilevarlo è uno studio dell’American Chemical Association e i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Agricultural and Food Chemistry.
Secondo lo studio in questione, la formazione di acrilammide nella cottura dellepatatine è di fatto inevitabile, come del resto lo è anche per svariati altri alimenti, tuttavia il problema è decisamente più grave per quelle patatine fritte surgelate, già cotte in parte, prefritte, tagliate sottili, che pur se vengono preparate molto velocemente, restano quasi crude al loro interno e quindi sono un vero concentrato di questa sostanza cancerogena.
L’acrilammide è una sostanza altamente tossica, cancerogena, che si forma durante la cottura a temperature elevate, e la frittura è una di queste, in alimenti ricchi di carboidrati. Il problema era già noto da tempo, tanto è vero che le autorità canadesi avevano già suggerito di aggiungere alle patatine surgelate, durante la lavorazione, un additivo, l’asparaginasi, che avrebbe la capacità di ridurre significativamente la formazione dell’acrilammide.
Ovviamente, si spera che questa raccomandazione venga presa in considerazione, o meglio, che l’aggiunta di tale additivo diventi un obbligo per le aziende produttrici, perché rinunciare alle squisite patatine fritte è sicuramente una rinuncia difficile.
Purtroppo non è la prima volta che in tutte queste moderne preparazioni di alimenti precotti, parzialmente cotti e surgelati, si vengono a determinare delle condizioni tali da essere pericolose per la salute. La cosa migliore, e la più intelligente ovviamente, sarebbe il ritorno ai prodotti naturali, senza l’aggiunta di conservanti nocivi, ma soprattutto cercando di utilizzare i prodotti della terra.
Una patatina fritta fatta con le patate fresche, appena tagliate, è sicuramente altrettanto buona delle patatine da fast food, tanto per intenderci, ma lo è ancor di più per la nostra salute. Trascurarla o metterla seriamente a rischio per una patatina è, a dir poco, incosciente. Naturalmente questo discorso non vale solo per le patatine fritte, ma vale anche per tanti altri alimenti che si consumano tutti i giorni.
Il problema è che si è perso il gusto, la gioia di cucinare. Una volta la cucina era regno esclusivo del cuoco o della cuoca di casa che quasi ne impediva l’accesso agli altri. E quando ci si metteva dietro ai fornelli, lo si faceva anche utilizzando solo prodotti naturali e genuini, con cui era possibile realizzare delle pietanze veramente succulente.
Oggi la necessità di fare le cose in fretta, ma spesso la mancanza di voglia di passare ore davanti ai fornelli, fa si che si ricorra con sempre maggiore frequenza a queste preparazioni già preparate e il più delle volte, precotte.
Oltre tutto, questo consente a tutti di poter cucinare senza problemi, anche a chi non conosce i segreti della buona cucina, dal momento che basta aprire la confezione e metterla in forno o nella pentola e il gioco è fatto. In definitiva bisogna solo fare attenzione a non bruciare il tutto. E questo non va bene.
È necessario riappropriarsi degli antichi sapori, delle antiche ricette, dei buoni prodotti genuini che si usavano una volta e che tutt’ora si usano nelle contrade e nei casolari di campagna.
A volte basta veramente poco per fare la scelta giusta. Basterebbe, infatti, comprare i prodotti della terra nei luoghi appropriati, invece che al supermercato, e imparare ad utilizzarli in cucina, invece di ricorrere ai soliti surgelati che, saranno pure comodi e pratici, ma come visto per le patatine, non si sa quali sorprese possano riservare.
Fonte: tuttasalute.net - tratto da ecplanet.com
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