martedì 8 ottobre 2013
CONTROMANO
Questa è l'epoca del politicamente corretto, un'allocuzione che non vuole dire proprio nulla, ma che, proprio per questo trova interpretazioni oltremodo variegate e fantasiose. Così capita che “negro” sostantivo maschile singolare, fino a prova contraria, nel dizionario italiano si trasforma in “nero” aggettivo maschile singolare ( e con un eccesso di fantasia si poteva inventare di meglio, non so, come definiva il nostro Silvio Obama, “abbronzato”, oppure, “baciato dalla melanina”, e così via), che il cieco, il sordo diventano “non vedente” e “non udente”, la cameriera “collaboratrice familiare”, lo spazzino “operatore ecologico” e poi l'evoluzione: da handicappato a portatore di handicap ed infine a diversamente abile. Come se, cambiando le parole cambiassero anche i fatti. Ma già, la nostra è la società del sembrare, non dell'essere e si vede dal nostro stesso comportamento: c'è chi sarebbe disposto a vendere la madre e la sorella, per permettersi un cellulare alla page, chi mangia e fa mangiare alla famiglia pane e cipolla (un modo di dire) per comprare un'automobilone da Vip, chi mette alla posta tutto lo stipendio tra gratta e vinci, slot machine, Bingo e vari, nel tentativo di “fare il colpaccio” che li metterà a posto tutta la vita. Eh, già lo Stato che gestisce il tutto è scemo, per loro, e se giocano in nero pensano di fregare addirittura la mafia!
Ma anche le grandi idee stanno cambiando: come nello spot del “conto arancio”, non fa più tanto pensare alla vita, agli alieni, a dopo la vita, bensì “perché bisogna pagare per ritirare dal Bancomat”... Eh già, la Società dei consumi. E così si fanno le riforme: LA SCUOLA – bisogna produrre futuri robot con poca cultura, ribelli al punto giusto, ma incanalandoli alle regole del regime; LA SANITA' – solo chi paga ha diritto alla salute, gli altri, parassiti inutili (magari perché già spolpati dalle misure precedenti dei nostri governanti) che crepino pure; LA LEGGE ELETTORALE – falsa priorità ma spacciata come essenziale, in quanto votazioni o no ci sono i mezzi per dirottare i pochi elettori che rimangono (e che in futuro saranno ancora meno) dove si vuole; LA MAGISTRATURA – per punire chi si rifiuta di inchinare la testa alla “logica delle lobbies”; IL POPOLO ITALIANO (qui) – per rendere sempre più indolore la sua condizione da Popolo sovrano a suddito di tutti... Lo so, non sto dicendo nulla di nuovo, ma forse, fissando i pensieri di tutti in poche parole si riesce a renderci consapevoli di quello che appare o che è... La mia grande ambizione è infatti fare vedere come realtà ciò che i cosiddetti poteri forti vorrebbero relegare in pensieri minori, beceri e fascisti (per loro i due termini vanno di pari passo) e quindi di nessuna considerazione. Per questo in tutti i miei pensieri c'è sempre la voglia di cercare soluzioni diverse da quelle che sembrano ovvie, ed è per questo che sarò sempre relegato al ruolo di nullità, come la famosa Cassandra, che a Troia vaticinava le disgrazie, ma a cui nessuno dava importanza...
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