FUORI LORO E DENTRO NOI
Come al solito remano contro... Chiedono l'indulto e l'amnistia, in
quanto le prigioni sono piene e la vita dei "clienti" è disagevole ed
umiliante, "indegna di un paese civile". Bene, benissimo, allora
svuotiamo le carceri! Ma l'umiliazione che tanti di questi soggetti
hanno provocato nelle loro vittime, quando le hanno scippate, rapinate,
violate (e non occorre lo stupro per violentare le persone, basta anche
solo entrare nelle loro case, rubare le loro macchine e lo sa bene chi
ha ricevuto “visite sgradite”), quelle sì che possono essere degne di un
paese civile? Già ora le nostre città brulicano di umanità di male
affare che, per necessità o anche per semplice voglia di delinquere
terrorizzano chi è lasciato solo e che non può neppure difendersi, ché
se per disgrazia l'assalitore viene ferito, o “peggio”, sulla vittima si
abbattono gli strali della giustizia. Svuotiamo le prigioni ed
aumentiamo la fascia dei crimini – non è un'ipotesi azzardata! -. E'
vero, l'Italia è stata bacchettata e sanzionata dalla Corte Europea (ma
che razza di controlli subisce un Paese che fino a prova contraria
dovrebbe essere libero ed indipendente?!?), è vero, i tempi dei processi
sono lunghissimi ed estenuanti e si mischiano nelle carceri i detenuti
in attesa di giudizio (innocenti fino a prova contraria) e quelli già
condannati ai vari livelli. Ma allora il primo problema per ridurre il
numero dei detenuti è snellire i tempi dei giudizi. Obiettano che i
magistrati sono in numero insufficiente per la mole di lavoro. Eh già,
ma quando si devono occupare di qualche cosa che attiri i mass media
allora miracolosamente si moltiplicano, e così anche nel caso di
personalità di spicco da abbattere...
Ormai la gente ha la
percezione che ci sia “qualche cosa” che non funzioni nel come vanno le
cose, quando, fregandosene altamente di Abele, lasciato morto in un
angolo, l'attenzione e le coccole vanno tutte a Caino, che deve avere
tutte le cure, a cui non deve mancare nulla e non deve avere motivi di
lamentela...
Allora non è che la nostra società, o chi ne tira le
fila, temo, sotto sotto non ritenga che sia più gestibile un mondo di
delinquenti, deboli, corrotti, senza valori molto più di una composta da
persone oneste e salde?
Non c'è problema: con la nostra
indifferenza e pigrizia anche mentale prima o poi otterranno ciò che
vogliono. Per quanto mi riguarda, anche se la mia vita sarà difficile,
piena di trabocchetti, senza le soddisfazioni che toccano a quelli
altri, ciò nondimeno non mi cambierei con loro, né con i giudicanti...
Ma vale solo per l'Italia? Ed i nostri Marò in India? Ah, non c'entra
nulla: dimenticavo che se non sono delinquenti le regole non valgono...
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