SUGGERIMENTI PER RICOMINCIARE A FARE POLITICA
La
logica liberale impone uno status che di fatto risulta totalmente
inaccettabile a chi antepone il bene del cittadino a quello di partito o
il bene del cittadino ai propri interessi o a quello delle banche e
della finanza.
Per confrontarsi bisogna per forza trattare con
essa stando bene attenti a non cadere nei suoi trabocchetti. Siamo bene
o male in un sistema bipolare, dove le due forze che si contrappongono
hanno importanza o come maggioranza o come opposizione (a meno che con
mille problemi non decidano, adducendo pretesti in nome del bene
pubblico – che poi calpestano -, di governare assieme). Chi è fuori
dagli schieramenti (nella fase elettorale) è fuori gioco e prende solo
le briciole, nei casi più fortunati. Allora, se non ci si vuole isolare,
occorre trovare una nicchia in una delle due formazioni. Bisogna tenere
conto che innanzitutto il partito più grande fagocita quelli più
piccoli, gli elettori infatti, se si trovano a dovere scegliere tra un
originale ed una “cosa” che, appare una fotocopia, scelgono quasi sempre
l'originale. Per ovviare a questo bisogna trovare i mezzi per
distinguersi e per “eccitare” i cittadini ad apporre il consenso alla
propria formazione. Un programma attento ai problemi, persone in grado
di attrarre l'attenzione e qualche azione eclatante. Chiaramente al
partito che guida la coalizione non farà piacere avere nel suo seno un
potenziale concorrente e cercherà in tutti i modi di evitare che i
consensi si travasino.Il punto è: come evitare che l'alleato ci combatta
quando invece si ha bisogno del suo appoggio? La storia non si
costruisce in una legislatura, ma nella durata della stessa si forma il
basamento alla prossima, quindi occorrere non fare troppo ombra al
potente, evidenziando la differenza a giochi conclusi. Lo scopo è quello
di invertire la rotta:fagocitarli relegandoli nel posticino liberale
per portare avanti la nostra idea sociale. Se riusciremo a produrre
qualche beneficio per il nostro sfortunato Paese, che importa il modo?
Ho detto sfortunato perché lo è davvero per governanti, per magistrati,
per giornalisti e per ignoranza generale. Altro punto contrastato è: per
fare politica ci vogliono Ideali (loro li chiamano valori) oppure se ne
può fare a meno? Chiaramente io sono per la prima soluzione, ritenendo
che escludendo il motivo passionale ci si introduce in quel mondo solo
per interessi privati, però potrei anche ricredermi. Ma non credo
proprio...
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