Siamo ormai abituati fin dalla mattina presto ad assistere agli
spettacoli politici dove i discorsi dei vari ospiti di partito si
alternano alle telefonate di persone, a volte, veramente arrabbiate. Poi
al pomeriggio le cose non cambiano ed alla fine, a tarda notte
continuano, per quelli che almeno hanno la pazienza di assistere, senza
lasciarsi vincere dal sonno o dallo sfinimento. Credevo che fosse un
tentativo intelligente di fare aprire gli occhi al popolo, ma poi mi
sono accorto che, per dare la sensazione del libero pensiero e quindi di
essere trasmissioni non condizionate, alla fine invece … sono
esattamente il contrario. Difficilmente la voce di uomini del sistema
vengono soverchiate dalle proteste degli altri, anzi,il più delle volte,
misurando i primi ai secondi, questi ci fanno la figura barbina e, pur
non essendolo, fanno la parte degli ingenuotti o dei prevaricatori.
Non a caso si processano gli euroscettici e non si lascia alcun margine
di discussione, se non per demolire, a mo’ di dogma quanto questi
vorrebbero dire, non a caso non si invitano mai persone che conoscano
veramente bene i problemi che l’ingresso in Europa ci ha procurato e che
sappiano con cognizione di causa come uscirne fuori. Non a caso si
assiste a trasmissioni dove “certe cose” vengono anche dette, ma in un
modo ridicolo, come se fossero sbagliate – il fantomatico Adam Kadmon di
Misteri, con quella maschera improbabile che non nasconde nulla è uno
degli esempi -.
Forse perfino La Gabbia, che pare una trasmissione
genuinamente slegata dal potere fa la sua parte: si era parlato di
chiuderla, ma poi vedo che continua, forse perché non da’ molto
fastidio, ma anzi misura il polso ai rivoluzionari, concedendo loro al
massimo un posto da operetta.
Forse ci permettono di usare FB e
twitter perché sanno che cane che abbaia non morde, alla fine e che
quanto scriviamo non è mai un pericolo per il loro potere. Alla fine, mi
duole dirlo, siamo un popolo stanco…
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mercoledì 2 aprile 2014
martedì 3 dicembre 2013
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lunedì 21 ottobre 2013
Facebook: malfunzionamenti in tutto il mondo.
Facebook non funziona. Da poco più di un'ora sul social network più famoso è impossibile pubblicare nuovi post o condividere quelli esistenti, sia nei profili personali che nelle pagine. Pare che il problema sia riscontrato in buona parte del pianeta. E su Twitter finisce tra i "trends topic" #Facebookdown: tutti a parlare dell'altro social che non funziona...
Staff nocensura.com
domenica 5 maggio 2013
VENDE LAUREA SU EBAY A 1 CENTESIMO: “NON MI SERVE A NULLA!”
Si chiama Giorgio Tedone, 26 anni, e da poco si è laureato in scienze politiche all’universitàLa Sapienza di Roma e ha preso anche un master a Londra. Fin qua tutto bene, ma il motivo che ha fatto parlare di questo ragazzo è un caso che accomuna molti giovani laureati italiani.
Giorgio infatti della sua laurea non sa che farsene, non viene assunto da nessuna parte ed è costretto a fare il cameriere a Torino per guadagnare qualcosa. Figlio di un operaio e di una casalinga non vive di certo nell’oro, e se poi si pensano ai sacrifici fatti dai genitori per mantenere gli studi del figlio tra libri e retta Universitaria tutto diventa ancora più complicato.
Giorgio ha cosi deciso di mettere in vendita la sua laurea e il suo master su ebay, facendo partire l’asta da 1 centesimo e scrivendo: “Vendesi causa inutilizzo!”. Il web, tra facebook e twitter è dalla sua parte, che sia questo un segnale per muovere qualcosa nell’ambito delle università e dei giovani senza lavoro? Voi che ne pensate?
http://www.notiziario360.it/vende-laurea-su-ebay-a-1-cent...
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venerdì 27 luglio 2012
IRONIE TAGLIENTI Deputati siciliani senza paga? Su Twitter scatta la colletta Onorevoli in rivolta: "Vogliamo i 13mila €". Il web corre in loro soccorso: "Vi devolvo la rate del mutuo", "Accettate il caviale?", "Ecco la mia dentiera"
La generosità di Twitter - Poveri deputati siciliani, costretti a fare i conti con i bilanci disastrati dell'isola. E così la disperazione, in parallelo, ha iniziato a correre anche sul web, dove l'attento popolo di Twitter non si è lasciato sfuggire la "sciagura": "Riusciranno ad arrivare a fine mese?", uno dei cinguettii più gettonati. Ma il popolo di Twitter, oltre che attento, si è rivelato "generoso", ed è scattata la "colletta". Una colletta ironica, beffarda, tagliente, indignata per gli sprechi della Regione siciliana. Una cifra su tutte: ogni anno il Parlamento siciliano impegna una spesa pari a 162 milioni di euro, che la Regione eroga in due tranche, 21 dei quali destinati ai deputati (appunto). Questa volta però, complice la crisi che ha decapitato il "regno" di Raffaele Lombardo, da Palazzo d'Orleans il pagamento è avvenuto mensilmente, e come conseguenza la "rata" di luglio ha raggiunto i 5 milioni di euro. Una cifra troppo bassa rispetto agli almeno 6,5 milioni necessari per soddisfare tutte le richieste dei dipendenti e dei deputati. Quindi, "paghette" bloccate. Quindi è scattata la raccolta fondi.
"Si accettano anche immobili" - La colletta viaggiava dietro l'ashtag#collettadeputatiars. Le ironie si sprecavano. "Dacci una mano, adotta un deputato siciliano", era la preghiera di Luciano Lavecchia. Valerio Alfonzo scriveva il menu: "Si accettano scatolette di caviale (no tonno), pasta (tortellini Rana o Fini)". Cageggi aveva già notizia dei primi furti: "Rapinata la Caritas. Rubati tonno in scatola e due omogeneizzati. Confessa deputato ARS: non arrivavo a fine mese". Qualcuno invece pensava al guardaroba dei deputati: "Si accettano anche cravatte di Hermes e Churc usate". Non si possono sottovalutare le necessità tecnologiche, ed ecco che qualcuno rilanciava: "Si accettano iphone e ipad. Sconsigliati altri modelli, grazie". I più attenti strizzavano l'occhio alla difficile congiuntura economica: "Vanno bene anche i bund tedeschi". E ancora:" Vanno bene anche gite sociali a Eurodisney". Poi i più incattiviti: "Si prendono pure assegni per pagare le rate dell'Audi". E ancora: "E non dimenticate assegni per il mutuo per la prossima campagna elettorale". Fabiobonato metteva a disposizione "dentiere usate pochissimo", mentre CarloAmenta1 confessava: "Potrei interrompere il pagamento del mutuo per devolvere la cifra mensile equivalente". C'era invece chi tirava uno schiaffo allo spirito anti-casta e invitava gli onorevoli nelle proprie abitazioni: "Casa mia è sempre aperta per un piatto di pasta, non vi lascerò morire di fame", scrivevaRosarioAlagna. Menzione d'onore, infine, per chi ha scritto: "Si accettano anche immobili. A loro insaputa, s'intende".
martedì 29 maggio 2012
Terremoto: su Twitter c'e' chi sfrutta il sisma per pubblicita'
(AGI) - Roma, 29 mag. - In rete e' scoppiata la protesta contro alcune aziende che, su twitter, hanno utilizzato il terremoto in Emilia per farsi pubblicita'. Innanzitutto Groupalia, noto sito di social shopping, sul cui profilo e' apparso: "Paura del #terremoto? Molliamo tutto e scappiamo a #Santo Domingo!". Poi Prenotable, che su quella falsariga ha twittato: "Paura del #terremoto? Esorcizzate la paura con un bel pranzetto da uno dei nostri 800 ristoranti". E infine Brux Sport, che contemporaneamente suggeriva: "Da oggi puoi assorbire le vibrazioni dei terremoti con BRUX!".Tutte e tre le aziende, dopo le vibranti proteste in rete, hanno provveduto in poco tempo a rimuovere i 'cinguettii' incriminati, porgendo le proprie scuse e dicendosi "vicini alle popolazioni colpite dal sisma". Groupalia ha inoltre annunciato che dara' una somma in beneficenza alla Croce Rossa per aiutare la ricostruzione della zona terremotata. (AGI) .
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