I bambini poveri non capiranno come mai, Babbo Natale, girando per le case, lasci i regali più belli ai bambini ricchi. Per favore, non alimentiamo nei piccoli sensi di ingiustizia, invidie e gelosie. Diciamo loro la verità sull’origine dei regali natalizi. Qualcuno sostiene che queste ingenue bugie, creano nei bambini l’atmosfera natalizia e servono per renderli allegri, contenti e per lasciare in loro qualcosa di misterioso, di magico. Non sono d’accordo. I bambini devono sapere che i regali ricevuti sono stati pensati, voluti e acquistati dai genitori. Sono i genitori che esprimono il bene, l’amore verso di loro, anche attraverso alcuni doni. Anzi, i regali natalizi diventino l’occasione per dire ai propri bambini l’attenzione, la premura, l’affettività dei genitori. I regali natalizi evidenzino due presenze importantissime nella nostre case: quella dei genitori che festeggiano la nascita e presenza dei loro bambini e quella di Gesù che rende tutti capaci di volersi bene. Basta quindi con certi racconti e leggende che vogliono far credere ai bambini che Gesù Bambino o Babbo Natale possiedono supermercati di regali in cielo e in terra con catene eccellenti di distribuzione. Le leggende alimentate dal consumismo per vendere i prodotti, danneggiano i nostri piccoli… Che bello dire a questi pargoli festanti in questi giorni di euforia natalizia: «Papà e mamma hanno pensato a te e ti regalano alcune cose utili e altre divertenti. Tutte le volte che le guarderai, pensa a noi e ringrazia Gesù che ci fa vivere insieme». Lasciamo che i nostri bambini sentano, vedano i loro genitori, anche attraverso i regali … Ciò vale anche per noi adulti che in questi giorni siamo indaffarati a scegliere i regali per le persone care. Il regalo è un segno che esprime un legame di affetto e di riconoscenza verso chi lo riceve. Va quindi scelto con gusto e, se è possibile, personalizzato tenendo presente le motivazioni di chi lo fa e i desideri di chi lo riceve. Il regalo è sempre una espressione di affetto e di stima verso qualcuno: ha in sé le attese, la storia, le sofferenze, i vissuti in comune. Inoltre va guardato con l’occhio del bambino che tutto trasforma e sublima e con l’intelligenza dell’adulto che coglie in esso un messaggio profondo, una comunicazione intima da percepire. I regali quindi ci vogliono in un mondo fin troppo razionale e utilitaristico. Aiutano le persone a vivere insieme e a trasmettersi sentimenti, stima, tenerezze che vanno oltre il presente. Facciamoci dunque regali secondo le nostre possibilità: ciò che conta però che al regalo ci sia attaccato il cuore.
di Don Chino Pezzoli
http://www.liberoquotidiano.it/news/896771/Babbo-Natale-è-una-bufala--Genitori-non-fate-male-ai-figli.html
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