Monti e il governo tecnico degli scienziati hanno introdotto la mazzata sulla prima casa, come ormai ben sappiamo tutti.
Nella manovra è stata introdotta la rivalutazione degli estimi catastali, in modo molto più pesante rispetto alla vecchia Ici. Ma non per tutti, come evidenzia oggi Franco Bechis su Libero.
Vediamo qualche esempio. Per le abitazioni di tipo economico, come per quelle che il catasto identifica come “popolari” e come “ultrapopolari”, la rivalutazione delle rendite a fini ICI passa dal vecchio 100% al nuovo 160%. Un aumento percentuale del 60%.
Per altri soggetti, invece, non c’è stato un aumento di questo tipo, anzi. Quali? Ad esempio per gli “istituti di credito, di cambio e di assicurazione” la rivalutazione delle rendite passa dal vecchio 50% al nuovo 60%. Praticamente una variazione minima, quasi nulla. Rispetto al vecchio sistema l’aumento è di un misero 20%.
In pratica, il governo Monti ha graziato le banche. Per le case, infatti, la rivalutazione è il triplo di quanto stabilito per gli edifici di proprietà degli istituti di credito. Banche battono case 3 a zero, e palla al centro.
Nessun commento:
Posta un commento