“Basta spazi ai neofascisti!” Questo il grido che riempie una blindatissima piazza Gramsci la mattina di domenica 4 dicembre. Una domenica colorata da bandiere rosse e simboli di una memoria tutta da ricordare: quella della Resistenza. La ragione che spinge oltre un centinaio di persone a scendere in strada è il convegno che si tiene contemporaneamente presso la Sala dei Paesaggi di Villa Ghirlanda. L’evento, organizzato dall’associazione socio-culturale “Vox Populi” insieme al circolo di estrema destra “Ordine Futuro”, è un dibattito a più voci sulla situazione economica italiana dal titolo “Italia Risorgi! Uscire dall’euro si può”.
Sono le 9.30 quando il numero dei manifestanti si avvicina già al centinaio. L’aria che si respira è ben diversa da quella presagita nei giorni scorsi. Nessuna avvisaglia di tensione: i manifestanti sventolano bandiere e striscioni, applaudono gli interventi al microfono e distribuiscono volantini. Il dispiegamento di uomini messo in campo dalle forze dell’ordine appare anacronistico rispetto alla situazione, con un centinaio di agenti in tenuta antisommossa che presidiano l’area insieme alla Digos. Immagini d’altri tempi, che riportano la memoria agli anni di piombo. “Siamo qui per garantire informazione ai cittadini e per contrastare il fascismo nella nostra città – commentaFelice Riccardi, presidente dell’ANPI di Cinisello Balsamo – le forze dell’ordine dovrebbero pensarci prima di occupare il suolo pubblico in maniera così insensata.”
“Non si può ignorare l’ennesimo tentativo fascista di intaccare il tessuto sociale cinisellese. Già negli anni ’70, i neofascisti monzesi hanno cercato di fare presa sul sottoproletariato di Cinisello, senza riuscirci. – afferma il rappresentante provinciale dell’ANPI, Renzo Lissoni– Non capiamo con quale criterio il sindaco abbia concesso l’utilizzo della sala per il convegno, ma noi non rimaniamo in silenzio.”
Singolare e contraddittoria la presenza in piazza del partito al governo della città, il PD del sindaco Daniela Gasparini e dell’assessore alle politiche culturali Luciano Fasani. Il partito di maggioranza sceglie infatti di manifestare contro la decisione presa dalla prima cittadina e dalla sua giunta, unendo il proprio dissenso a quello dei tanti militanti provenienti da tutto il Nord Milano e dagli altri partiti progressisti (Prc, Sel, IDV).
Contraria al convegno e presente in piazza anche la segretaria cittadina di Rifondazione Comunista, Nadia Rosa, che spiega: “Siamo qui in piazza per ribadire a gran voce che Cinisello rifiuta ogni fascismo, vecchio o nuovo che sia. È la terza volta negli ultimi anni che realtà legate all’estrema destra cercano di inserirsi nel dibattito cittadino con il pretesto di tematiche sociali, questa volta lo fanno con Vox Populi. Basta guardare chi sono i portavoce di questa associazione, per fugare ogni dubbio sulla loro vera natura”.
Alberta Mantegani, ex segretaria cittadina de La Destra di Sesto San Giovanni, è tra i portavoce di questa formazione. Dal suo sito risponde alle critiche affermando che “Vox Populi nasce come Associazione Culturale, al di fuori della politica, per promuovere iniziative che siano di informazione e aiuto alla cittadinanza. – prosegue l’ex dirigente di estrema destra – Abbiamo lavorato per la Cittadinanza a favore di una sede per la Protezione Civile, per la vita del Cinema Marconi, abbiamo tenuto convegni su Cesare Battisti, sui padri separati, cercando di dare vita a voci poco ascoltate”.
Apolitici a parole, eppure vicini al partito di ultra-destra “Forza Nuova”. Ordine Futuro, presente al convegno nella persona del moderatore Marco Sudeti, si riallaccia per altro all’intera area della Destra Radicale, raccogliendo la tradizione dell’ex MSI, dei reduci della Repubblica Sociale Italiana e dei movimenti extraparlamentari.
Tante le contraddizioni e i dubbi quindi, ma ciò che emerge dalla “piazza rossa” di Cinisello in questa mattina d’inverno è chiaro: a Cinisello Balsamo, il sentimento antifascista è più vivo che mai.
di Luca Brambilla
Nessun commento:
Posta un commento