di Allessandro Sallustri
Sarà l'abitudine dei professori a parlare fino a che non suona la campanella, sarà che i professori hanno alcuni doti ma non quella della sintesi, sarà che stare ore in diretta tv piace non solo ai politici ma anche ai tecnici, sarà anche per tutto questo ma ieri la conferenza stampa di fine anno del premier Mario Monti non finiva davvero più.
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Io preferirei un presidente del consiglio che parlasse prima agli italiani che ai tedeschi, magari con meno supponenza e reticenza di quanto ha fatto ieri. Io vorrei che oltre al Financial Times leggesse anche i quotidiani italiani, cosa che ha detto di non fare per mancanza di tempo. Perché se li leggesse scoprirebbe un Paese reale che non è quello che incrocia nei club e negli alberghi esclusivi del mondo. I quotidiani italiani raccontano di imprenditori che si sparano perché lo Stato, cioè lui, non paga. Raccontano gli assurdi privilegi delle caste che lui non vuole toccare. Raccontano di un Paese che la pressione fiscale sta mettendo in ginocchio ben più di quanto faccia lo spread manovrato dai suoi amici banchieri. Raccontano di un Paese in cui la rabbia sta salendo e che chiede al suo premier di parlare chiaro, in italiano e, se il caso, che mandi al diavolo i tedeschi. Tutte cose che ieri non sono accadute.
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