Ancora brutte notizie sull'occupazione in Italia. Il tasso di disoccupazione a settembre è al 10,8%, in rialzo di 0,2 punti percentuali su agosto
e di 2 punti su base annua. È il tasso più alto da gennaio 2004 (inizio serie storiche mensili). Guardando invece alle serie trimestrali è il più alto dal terzo trimestre 1999. A settembre, i disoccupati sono saliti a 2,774 milioni.
A comunicarlo è l'Istat, secondo cui l’aumento è stato del 2,3% su mese (62mila disoccupati) e del 24,9% su anno (554mila disoccupati in più). Torna a crescere anche la disoccupazione giovanile. A settembre il tasso di disoccupazione nella fascia d’età 15-24 anni (dato provvisorio e destagionalizzato), ovvero l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è stato pari al 35,1% in aumento di 1,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 4,7 punti nel confronto tendenziale.
Il tasso di inflazione frena fortemente a ottobre, calando al 2,6% annuale dal 3,2% di settembre. Su base mensile i prezzi al consumo restano fermi. Il rallentamento della crescita su base annua dei prezzi al consumo coinvolge gran parte delle diverse tipologie di prodotto, scontando sia effetti di riduzione
congiunturale in diversi comparti dei beni e dei servizi, sia un favorevole confronto con ottobre 2011, mese caratterizzato da forti rialzi congiunturali dei prezzi, ai quali aveva in parte contribuito l’aumento dal 20% al 21% dell’aliquota Iva ordinaria. L’inflazione acquisita per il 2012 si conferma al 3,0%.
congiunturale in diversi comparti dei beni e dei servizi, sia un favorevole confronto con ottobre 2011, mese caratterizzato da forti rialzi congiunturali dei prezzi, ai quali aveva in parte contribuito l’aumento dal 20% al 21% dell’aliquota Iva ordinaria. L’inflazione acquisita per il 2012 si conferma al 3,0%.
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