lunedì 5 novembre 2012

Cinisello Balsamo, non c'è pace per il cinema Marconi: ancora chiuso


I nuovi gestori sarebbero già ai ferri corti con gli amministratori cinisellesi. Ma quello che colpisce ancor più è che in città in pochissimi sembrano essersi accorti della non riapertura della sala
di Andrea Guerra

Cinema di nicchia
Cinema di nicchia

Cinisello Balsamo, 3 novembre 2012 - Il cinema Marconi è ancora chiuso. E non si sa nemmeno quando riaprirà. Prosegue dunque all’insegna dell’incertezza la storia recente della sala di via Libertà a Cinisello Balsamo: dopo la chiusura del contratto con i vecchi gestori, dopo l’intensa discussione politica che aveva prima messo e poi tolto i locali dall’elenco degli immobili da alienare per fare cassa, prima dell’estate era passata ad Anteo Cinema, soggetto meneghino che aveva comprato il doppio pacchetto cinisellese, cinema Marconi e arena estiva di Villa Ghirlanda. Così, dopo aver gestito con successo (anche se i dati degli ingressi non hanno mostrato un incremento di pubblico rispetto agli anni scorsi) il cinema all’aperto nel centro città da giugno fino a settembre i nuovi protagonisti della scena cinematografica cinisellese erano pronti ad accendere i riflettori del tanto tormentato Marconi.
E invece no. Chiuso. Da agosto a oggi. A impedire che lo schermo del civico 208 di via Libertà torni ad illuminarsi sarebbero alcuni adempimenti burocratici mancanti. L’amministrazione comunale, dal canto suo, tiene la bocca cucita: ma secondo alcune indiscrezioni le certificazioni di agibilità della struttura sarebbero da aggiornare. E così, fino a quando questa situazione non sarà risolta, il cinema Marconi resterà chiuso. «Ad oggi non sappiamo nemmeno indicare una data per la riapertura della sala — cercano di spiegarsi da Palazzo — . Si tratta di problemi burocratici che sono emersi nel momento del passaggio delle consegne. Dobbiamo verificare alcuni permessi che hanno a che fare con l’agibilità del cinema Marconi. Ma possiamo dire che stiamo lavorando sodo per accelerare i tempi e per fare in modo che il cinema possa riaprire nel minor tempo possibile».
I nuovi gestori sarebbero già ai ferri corti con gli amministratori cinisellesi. Ma quello che colpisce ancor più è che in città in pochissimi sembrano essersi accorti della non riapertura del cinema. Al contrario di quanto era accaduto solo qualche mese fa quando la giunta decise di disfarsi della sala, vendere gli immobili per far entrare liquidità nei forzieri comunali e cambiare eventualmente la destinazione d’uso della struttura. «Non sia mai». A Cinisello si era sollevato un vero e proprio polverone e la discussione si era alternata tra le piazze e il parlamentino di via XXV Aprile. Comitati spontanei si erano armati per difendere il diritto alla cultura e per dire no alla chiusura della sala. Oggi al contrario, al silenzio dell’amministrazione si aggiunge quello dei cittadini,  forse distratti dai festeggiamenti di apertura del nuovo centro culturale, il Pertini.

Nessun commento:

Posta un commento