mercoledì 7 novembre 2012

Banche: 134 milioni ai dirigenti, niente a famiglie e imprese


Nel 2011 da otto istituti italiani sono stati regalati ai propri dirigenti compensi pari a ben 134 milioni di euro
Nello stesso periodo dalla Bce sono arrivati 250 miliardi che sarebbero serviti a finanziare imprese e famiglie e invece sono stati destinati dagli istituti di credito alle proprie obbligazioni e ai titoli di stato, con considerevole lucro rispetto al tasso di costo sostenuto pari all`1 per cento.
Entrando nelle specifico delle spese pazze per i banchieri, Intesa Sanpaolo ha speso circa 28,3 milioni, Mediobanca 20,8, Unicredit 18,7, il Banco Popolare 18,2, Ubi Banca 13,4, Mps 13,2, la Bpm 11,1 e la Popolare dell`Emilia 10,7 milioni.
Nello stesso periodo le banche hanno avviato programmi di esuberi che coinvolgono circa 20 mila dipendenti, nel 2011 hanno accumulato in tutto perdite per 26,1 miliardi di euro.
In testa alla classifica dei banchieri più pagati, come riporta La Padania, del 2011 c`è Antonio Vigni, ex direttore generale di Mps, che ha percepito 5,4 milioni, 4 dei quali come Tfr. II ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, ex ad di Intesa Sanpaolo, ha intascato 3,5 milioni; hanno ricevuto uno stipendio da consiglieri di banca altri tre ministri del Governo Monti: Elsa Fornero (332 mila euro da Intesa), Piero Giarda (101 mila euro dal Banco Popolare) e Piero Gnudi (117 mila euro da Unicredit).
E a famiglie e imprese? Qualche spicciolo o proprio niente

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