di Luca Romano
Dal numero dei candidati all’età dei futuri sindaci (da 19 a quasi 95 anni), dai comuni sciolti per mafia al boom delle liste civiche: tutte le curiosità delle elezioni comunali di domenica 6 e lunedì 7 maggio che vedono un totale di 2810 candidati a sindaco in circa mille comuni al voto.
Elezioni comunali
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IL PIÙ GIOVANE
Analizzando i dati dei 2810 candidati, il più giovane aspirante sindaco è Emanuele Moltoni che a 19 anni ancora da compiere (è nato il 13 dicembre 1993) si candiderà a diventare primo cittadino del comune di Parzanica (in provincia di Bergamo) a capo della lista civica Pirateparty.it. Sempre del 1993 ma "più vecchi" di qualche mese sono Matteo Squadrani (nato il 20 novembre) per la lista Sinistra Critica e Marco Lerda (28 maggio) che capitanerà una lista della Fiamma Tricolore. Sempre degli anni novanta altri 7 candidati: 3 del 1992, 3 del 1991 e uno del 1990.IL PIÙ ANZIANO
È Mario Spallone il candidato più anziano che correrà per la poltrona di sindaco. Spallone, nato nel 1917, compirà 95 anni il 22 ottobre di quest'anno ed è già stato candidato più anziano nella tornata amministrativa del 2007. Correrà con la civica "La Marsica per Avezzano" per la poltrona di primo cittadino della cittadina abruzzese. Il secondo candidato "più maturo" sarà Lucio Cantamesse candidato a sindaco di Cerreto D’Asti. Cantamesse è del 1921 (30 gennaio) e si presenterà ai suoi concittadini anche con lo pseudonimo di "Supergiovane" così come da registrazione nelle liste elettorali. Altra curiosità per il "Supergiovane" Cantamesse è che sarà a capo della lista Pirateparty.it che vede anche tra le proprie fila il candidato più giovane, il diciannovenne Emanuele Moltoni da Parzanica. A chiudere il podio dei candidati più anziani sarà Giuseppe Fudoli nato a Ciminà (in provincia di Reggio Calabria) il 14 novembre del 1925, capitanerà la civica "Il nuovo ramoscello d’Ulivo".L'ANNO DEL SINDACO
In questa tornata elettorale Š il 1955 l’anno che, con 109 candidature, avrà più aspiranti sindaco. Seguono il 1962 con 93, il 1964 (91) e il 1953 (88). Dai della classifica per decenni in testa gli anni che vanno dal 1950 al 1959 che con 827 candidati, a seguire il decennio 1960/69 con 821 candidati e il 1970/79 con 569 aspiranti sindaco. Sono invece 305 i candidati under 35 che si misureranno alla prova del voto: tra questi l’anno più prolifico è il 1977 con 53 candidature, seguito dal 1980 (45), dal 1978 (34) e dal 1979 (32). Altra curiosità anagrafica, infine, riguarda gli anni che vanno dal 1930 al 1939: è il decennio con meno candidati (34) e il 1932 è l’unico anno che non presenta aspiranti sindaco. Boom di liste civiche.BOOM DI LISTE CIVICHE
È la Lega Nord, presente in 153 Comuni, il partito che vanta il maggior numero di liste elettorali in questa tornata di elezioni amministrative. I dati del Viminale, riferiti ai Comuni delle Regioni a statuto ordinario e rielaborati da Anci Comunicare, evidenziano la presenza dei partiti nei 769 Comuni al voto. Ma, prima dei partiti, il dato più rilevante consiste nel boom delle liste civiche: 2742 in tutto. Il primato della Lega, d’altronde, si realizza proprio grazie alla presenza degli uomini di Bossi in moltissimi di quei Comuni, spesso piccoli, in cui gli altri partiti hanno deciso di fare un passo indietro a favore delle liste civiche. Capita sovente dunque che la Lega si presenti da sola, contrapposta esclusivamente a liste civiche. In quanto a presenzialismo i due maggiori partiti dell’attuale maggioranza di governo, invece, si equivalgono sostanzialmente: il Pd ha presentato 138 liste, 137 il Pdl. Seguono a ruota Udc (130) e Idv (126). È massiccia anche la presenza delle liste di Sel, in 102 Comuni. Il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo conferma le speranze di successo alimentate dai risultati delle scorse amministrative, e si presenta in 96 Comuni, superando in quanto a presenze partiti ben più tradizionali come Rifondazione comunista-Comunisti italiani (68), Futuro e Libertà (54) La Destra (38), Api (37), Mpa (20), Grande Sud (19) Fiamma Tricolore (14), Partito comunista dei lavoratori (12). Solo 6 liste, di cui 5 nel Lazio, per la Federazione dei cristiano popolari.29 COMUNI SCIOLTI PER MAFIA
In nessuno dei 29 Comuni sciolti per "infiltrazione mafiosa" si andrà al voto nella prossima tornata elettorale amministrativa: in tutti i casi la commissione straordinaria che sostituisce l’amministrazione comunale dovrà proseguire la sua attività anche dopo il mese di maggio.Delle 29 amministrazioni che dovranno ancora attendere il rinnovo elettorale, la maggior parte si trova in Calabria (16 Comuni, dieci in provincia di Reggio); ma nell’elenco vi sono anche Bordighera e Ventimiglia (Imperia), amministrazioni ’inquinatè dalle 'ndrine calabresi "trapiantate" nel Ponente ligure; e Leinì (in provincia di Torino) dove l'azzeramento è stato deciso per le infiltrazioni delle cosche della 'ndrangheta
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