lunedì 7 maggio 2012

Sardegna, referendum anticasta: vittoria schiacciante dei "Sì"


Si rafforza il successo dei Sì nei referendum anticasta promossi in Sardegna, quando lo spoglio è oltre il 90% delle sezioni scrutinate. Nei quattro quesiti abrogativi delle nuove Province, i consensi si attestano attorno al 97%, mentre in quello consultivo per l'abrogazione dei quattro enti storici ci si aggira sul 67%. Superiore al 97% anche il Sì per il taglio degli emolumenti dei consiglieri regionali e per l'abolizione dei Cda degli enti regionali. Sfiorano il 97% i favorevoli all'elezione diretta del presidente della Regione attraverso le primarie, sale invece al 98% la percentuale dei Sì per la riduzione da 80 a 50 del numero dei componenti del Consiglio regionale. Si fermano al 94,4%, infine, i consensi per la riscrittura dello Statuto sardo con l'Assemblea costituente.
Il presidente della Provincia di Olbia Tempio: “Ora è il caos” - "E' il caos più totale". Non usa mezzi termini il presidente della Provincia di Olbia Tempio, Fedele Sanciu, senatore del Pdl, nel commentare i risultati del referendum anticasta, con una schiacciante vittoria dei Sì - quando si è al 90% dello scrutinio - all'abolizione delle nuove Province, compresa la Gallura, dove però l'affluenza è stata tra le più basse (27%). "Da oggi siamo nella confusione più totale - afferma il presidente - perché significa che da domani la Gallura si vedrebbe governata dalla Provincia di Sassari senza neanche avere un esponente all'interno del suo Consiglio e della Giunta.
Sanciu: "Il non voto del 73% dei galluresi è indicazione ben precisa" - Questo nonostante il parere dei galluresi appaia chiaro: il non voto di circa il 73% della popolazione - osserva Sanciu - è un'indicazione ben precisa. La nostra entità territoriale, consolidata anche dal punto di vista amministrativo, deve restare intatta. La stessa riforma nazionale, nel disegno di legge presentato dal premier Monti, prevede l'esistenza della Provincia di Olbia-Tempio; la politica, in primis i nostri consiglieri regionali, non possono pertanto non tener conto dell'insieme di questi fattori e del diritto della nostra Provincia di vivere e rappresentare questo territorio".
Tanti i dubbi sul dopo-voto: "Da domani - si chiede il presidente - chi deve prendere delle decisioni in merito alle pratiche inerenti i lavori pubblici? Visto che le Province verranno sciolte per effetto del referendum abrogativo, dovrebbe spettare ai dirigenti di Sassari, ma nel frattempo quelli di Olbia-Tempio che faranno? Non è possibile pensare di vivere in questo caos, è necessario avviare un percorso transitorio che lo eviti".
07 maggio 2012

Nessun commento:

Posta un commento