giovedì 24 maggio 2012

Cinisello aumenta l'Irpef: altra stangata per i cittadini Un rincaro del 40% L'addizionale passa dallo 0,5% dello scorso anno allo 0,7%. Insorge l'opposizione: "Cittadini trattati come sudditi"


Daniela Gasparini, sindaco di Cinisello Balsamo (Spf)
Daniela Gasparini, sindaco di Cinisello Balsamo (Spf)

di Rosario Palazzolo
Cinisello Balsamo, 24 maggio 2012 — Dopo l’Imu, per le famiglie cinisellesi arriva la stangata Irpef.In una seduta di consiglio comunale particolarmente difficile, martedì sera è stato deciso il ritocco dell’addizionale Irpef che passerà dallo 0,5% dello scorso anno allo 0,7%. Un rincaro secco del 40% che arriva in una stagione davvero nera per i contribuenti cinisellesi. Soltanto una settimana fa la maggioranza di centrosinistra ha deliberato le aliquote per la nuova Imu, l’imposta municipale unica sugli immobili, prevedendo una soglia dello 0,95% per le imprese e i negozi e nessuna riduzione per i proprietari di seconda casa. A questo, quasi certamente si aggiungerà il rincaro dei servizi di nettezza urbana.
«È andato in scena il secondo atto di una rapina annunciata - ha attaccato il capogruppo del Pdl Giuseppe Berlino - La scelta del sindaco Gasparini è stata quella di applicare l’aliquota del sette per mille a tutte le fasce reddituali senza alcuna distinzione di sorta. Per cui, oltre ai circa 10 milioni di euro derivanti dall’Imu, il Comune introiterà ulteriori 7 milioni di euro derivanti dall’addizionale comunale Irpef: soldi dei sudditi cinisellesi, che serviranno a mantenere la gioiosa macchina inconcludente dell’Amministrazione Comunale». Gli fa eco il consigliere Riccardo Visentin che definisce «sordi i consiglieri comunali del centrosinistra: abbiamo proposto un’aliquota progressiva che partisse dal 2 per mille per i redditi più bassi per arrivare fino all’8 per mille per quelli più alti, ma non hanno voluto nemmeno ascoltarci».
La delibera prevede una esenzione per i redditi inferiori ai 15mila euro, che equivalgono indicativamente a non più di 600-700 euro netti mensili. Nel bilancio «lacrime e sangue» è previsto un ulteriore sacrificio per i cinisellesi: sarà ceduto il 40% dell’azienda Nordmilano Ambiente, che si occupa dello smaltimento dei rifiuti. La delibera già approvata dalla maggioranza prevede la cessione del 30% a una società privata di smaltimento e del 10% a una cooperativa. La cessione dovrebbeportare nelle casse del Comune circa 800mila euro. Lo stesso dovrebbe accadere per l’azienda farmacie, un colosso da 10 punti vendita e con un fatturato di poco inferiore ai 15 milioni di euro.

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