mercoledì 26 giugno 2013

APPUNTO Facci: se i soldi pubblici vanno a puttane (ma davvero) In Sicilia i fondi per i disoccupati finivano alle escort. Un bello schifo...

Se i soldi pubblici vanno a putt... 
(e non è una battuta)

In Sicilia i fondi per i disoccupati finivano in puttane: detta così è un po’ cruda, ma è come la racconteremmo tra di noi. I dettagli li trovate all’interno: in pratica c’era un comitato di politici e funzionari che intascava i fondi comunitari per i disoccupati e in parte li utilizzava per regalare cene ed escort. Un bello schifo: ma oltre a questo, che dire? Che commento fare? Ce ne starebbe uno etno-qualunquista, genere «certe cose succedono solo in Sicilia» e via così. Oppure un commento antipolitico, anche perché tra gli arrestati figura gente del Pdl, Pd, Udc, Mpa, Grande Sud e insomma tutti: tuttavia è coinvolta anche la mitica società civile. Dunque? Limitiamoci ad auspicare una soluzione all’inglese. Le categorie coinvolte, vediamo, sono essenzialmente tre: i politici, le escort e i disoccupati. I politici fottevano entrambi, ma pagavano solo le prime coi soldi per i secondi. Le escort non facevano che il loro lavoro, materia ambita dai disoccupati, ergo la soluzione è semplice: una volta usciti di galera, i politici seguiteranno a pagare le escort - con fondi propri - ma a consumo dei disoccupati: questo sinché quest’ultimi non avranno trovato un lavoro. Qualora il disoccupato fosse omosessuale - eventualità che nella Sicilia di Crocetta non scandalizzerebbe nessuno - il politico dovrà parimenti, diciamo così, pagare con fondo proprio. Dopodiché il disoccupato diverrà dolorosamente lui.     
di Filippo Facci
@FilippoFacci1

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