giovedì 13 giugno 2013

Assistenza negata a mia figlia disabile: finita la scuola nessuno se ne occupa

Sesto la protesta di una madre: domanda respinta dai centri estivi 
di Laura Lana
Gaetana Rubano, mamma di Sofia (Spf)
Gaetana Rubano, mamma di Sofia (Spf)

Sesto san Giovanni, 13 giugno 2013 - Tre mesi senza scuola possono essere i più lunghi dell’annoper chi non può contare su un luogo che possa prendersi cura del proprio figlio. È quello che sta accadendo a Gaetana Rubano, mamma di Sofiatredicenne diversamente abile che frequenta la prima media.
«Ho fatto domanda per i centri estivi, ma è stata respinta. Potrei fare l’iscrizione in oratorio, ma devo procurarmi un educatore di sostegno, che ovviamente dovrei pagare a parte. Ho provato a informarmi presso una cooperativa, ma i prezzi sono insostenibili».Oltre al costo settimanale di 115 euro, le è stata infatti chiesta una somma aggiuntiva di 630 euro a settimana per un educatore da affiancare a Sofia. «Io non me lo posso permettere. E, inoltre, non è facile trovare qualcuno: deve essere una persona qualificata e non tutti se la sentono di prendersi in carico un disabile».
Il primo appello la mamma lo ha rivolto al Comune. In effetti, un buco nell’offerta estiva esiste. «I nostri centri estivi non hanno la copertura della fascia preadolescenziale — spiega Roberta Perego, assessore all’Educazione e ai Servizi sociali — In passato, per tre anni, si è tentato di organizzarli anche per i ragazzini delle medie, ma non siamo mai arrivati al minimo di 35 richieste per poter attivare il servizio».
Centri comunali ricreativi solo per materne ed elementari, insomma. Che anche quest’anno ospiteranno circa 800 ragazzini, tra i quali 30 diversamente abili. Per chi sta entrando nell’adolescenza, disabili o normodotati, esistono invece gli oratori, che hanno stretto una convenzione col municipio. Ieri pomeriggio mamma e assessore hanno avuto un incontro.

A Gaetana Rubano restano tanta amarezza e preoccupazione per come affronterà l’estate con Sofia. «Abbiamo parlato un’ora, ma purtroppo il mio problema rimane. Mi hanno detto che il Comune si farà intermediario per cercare un educatore disponibile, dato che quelli che lavorano con la cooperativa Icaro 2000 che gestisce i centri estivi sono tutti impegnati. Io però non so come fare».Mamma Gaetana deve andare a lavorare. E non può lasciare Sofia a casa da sola. «Un po’ sta con me, un po’ con suo fratello, un po’ chiedo ai vicini. Ma così non va bene e comunque non può essere una soluzione definitiva. Non so cosa dire: pensano che questi ragazzi, finita la scuola, nei mesi estivi si volatilizzino? È assurdo che in una città come Sesto non ci sia nessun progetto per i disabili».

Da parte del Comune si sottolinea che l’attenzione al tema è massima. Nel caso specifico, fanno sapere dagli uffici, Sofia ha assicurate 15 ore alla settimana di sostegno a scuola. In generale, ricorda Perego, «tutti i criteri di accesso ai servizi alla persona garantiscono i diversamente abili e nell’ultimo bilancio abbiamo stanziato altri 50mila euro per il sostegno scolastico, a fronte della riduzione del contributo regionale».
laura.lana@ilgiorno.net

Nessun commento:

Posta un commento