Giuliano Amato dunque oggi ci dà lezioni su come uscire dalla crisi (Raitre, ore 12.55). Benissimo: le ascolteremo con attenzione, come tutte le lunghe dissertazioni che in questi anni ci ha propinato sulla necessità di fare sacrifici. Però, come tutti i manuali di pedagogia insegnano, la migliore lezione è l’esempio. E Giuliano Amato l’esempio su come uscire dalla crisi ce l’ha dato con la sua vita: farsi dare numerosi incarichi pubblici ben pagati e due pensioni d’oro (22mila euro l’una, 9mila l’altra) per un totale di 31mila euro al mese. Voi capite, no? La crisi è presto sconfitta se uno ha una pensione da 31mila euro al mese. Più difficile l’impresa se invece uno la pensione ce l’ha assai bassa, tagliata e massacrata da una serie di riforme lacrime e sangue, la prima delle quali fu approvata, guarda un po’, proprio da Amato. In questa situazione, più che uscire dalla crisi, ci si accontenterebbe di non farsi prendere per il sedere, magari evitando a questi spudorati di parlare ancora. Ma non credo che questa lezione la sentiremo oggi su Raitre.
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