Bocciando il semipresidenzialismo perché il capo dello Stato "dev’essere imparziale", il presidente Napolitano è caduto in un paradosso, in un incidente diplomatico e in una nostalgia proibita
Di Marcello VenezianiIl paradosso è che mentre invocava il ruolo super partes del presidente, di fatto si schierava dalla parte dei partiti contrari alla proposta del Pdl e contro il Pdl e la maggioranza degli italiani, favorevoli al presidenzialismo. Del resto, su di lui il parlamento si spaccò, anche lui fu eletto solo da una parte.
L’incidente
diplomatico, vistoso, è con due grandi democrazie e i due presidenti
francese e americano eletti con quel sistema: dunque sarebbero a suo
giudizio «di parte».
La
nostalgia proibita è per la monarchia: se vuole un capo dello Stato
davverofuori dalla mischia e al di sopra dei partiti, allora pensa a
un re, come la Spagna, l’Inghilterra e altri Paesi europei. Con
questa gaffe, Napolitano ha riacceso quel grottesco gossip secondo
cui Togliatti non lo amava perché somigliava troppo a Umberto di
Savoia.
Giusta
invece la sua idea di celebrare lo stesso la parata del 2 giugno,
nonostante il terremoto padano; magari una semi-parata, in tono
minore. Questo non vuol dire sottovalutare l’entità del dramma ma
sottrarsi a una prassi funesta e depressiva, secondo cui a ogni
evento tragico- la morte di un calciatore, una strage terroristica,
un sisma lacerante si debbano fermare campionati, vita pubblica o
feste nazionali.
Usciamo
dalla sindrome del Lutto Eccezionale: perché non rimedia ai danni e
al dolore e paralizza un Paese nel cordoglio.
Nessun commento:
Posta un commento