Dalla Lega all'Anci, circa 600 Comuni sono in rivolta contro la stangata sulla casa.CALCOLA QUI LA TUA RATA
di Clarissa Gigante
Tutti in piazza contro l'Imu sulla prima casa e l'obbligo delle amministrazioni a versarne una parte nelle casse dello Stato centrale. Domani, mentre i sindacati si riuniranno a piazza San Giovanni a Roma per il tradizionale concerto in difesa del lavoro, i primi cittadini leghisti riempiranno Zanica per invocare la disobbedienza civile e l'opposizione fiscale.
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Saranno almeno 600 i primi cittadini che arriveranno nella cittadina in provincia di Bergamo per il "Lega Unita Day", una manifestazione voluta da Roberto Maroni che la scorsa settimana ha chiamato alle armi i suoi attraverso Facebook. "Assumete in proprio la riscossione", ha detto il triumviro invitando i sindaci a disdire i contratti con Equitalia, "Promuoviamo insieme la disobbedienza civile e l'opposizione fiscale da parte dei cittadini, con l'aiuto dei sindaci per non metterli nei pasticci: saranno gli amministratori a dare copertura a chi aderirà".
Nei giorni scorsi, a sorpresa, con Maroni si era schierato persino il paladino della sinistra,Giuliano Pisapia. "O governo e Parlamento prendono in tempi brevi decisioni che vanno nella direzione di più equità e sviluppo, o temo che a settembre ci possa essere un’esplosione sociale", ha detto in un'intervista al Corriere aggiungendo che "i tagli ai Comuni impediscono di dare risposte di sviluppo e di aiuto concreto ai cittadini. Perchè non si sono toccati i grandi patrimoni e la finanza? Si sarebbe evitato di tartassare chi è già in difficoltà". Se il concetto è simile a quello che porta in piazza il Carroccio, il sindaco di Milano ha precisato di non condividerne il metodo: "La rivolta fiscale diventa un aiuto all’evasione e non un contributo per modificare una norma ritenuta ingiusta".
Eppure, al di là dell'appartenenza politica, sono tanti gli amministratori sul piede di guerra. Il presidente dell'Anci, Graziano Delrio, anch'egli contrario alla disobbedienza civile, lo ha detto più volte: l'Imu va cambiata perché "così come è stata varata, altro non è che una patrimoniale mascherata". Per questo - e per chiedere che tutto il suo importo finisca nelle casse dei Comuni - il 24 maggio i sindaci d'Italia scenderanno in piazza a Venezia. Più concreta Marta Vincenzi (Pd), sindaco uscente a Genova: "Sono sempre stata e resto contraria a nuove tasse. A Genova non c'è l'aumento dell'Imu sulla prima casa dal 4 al 5 per mille, non l'ho mai voluto. Invito i candidati sindaci a un'azione di disobbedienza civile". E da Nord a Sud sono centinaia i primi cittadini che stanno mettendo in atto azioni simili.
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