lunedì 16 aprile 2012

Roma 16.03.1975 Stefano e Virgilio Mattei.


Con l'espressione rogo di Primavalle s'indica un atto delittuoso di natura politica compiuto da militanti di Potere Operaio nel quartiere di Primavalle, a Roma, nel 1973, in seguito al quale persero la vita due giovani di 10 e 22 anni, figli di Mario Mattei, segretario della sezione di Primavalle del Movimento Sociale Italiano.

Rogo di Primavalle
i fratelli Mattei, vittime del rogo


Stato
 Italia
Luogo
Roma
Obiettivo
la casa del dirigente missino Mario Mattei
Data
16 aprile 1973
Tipo
Incendio doloso
Morti
Stefano Mattei, Virgilio Mattei
Feriti
0
Responsabili
Achille Lollo, Marino Clavo, Manlio Grillo
Motivazione
Strategia della tensione
Potranno dire quello che vogliono,che sul blog di Vox Populi si è ricordato la morte di un bambino di 8 anni e di suo fratello,bruciati vivi nella propria casa,casa che è sinonimo di sicurezza, di calore familiare.
Quando siete nei guai,quando vi trovate in situazioni che vorreste trovare una soluzione,una scappatoia viene naturale dire e sperare di tornare a casa,loro invece hanno trovato la morte,una terribile morte,accusati e condannati da un gruppo di criminali che si definirono braccio armato della politica rossa,che per punire il padre segretario di sezione Missina hanno visto un atto eroico cercare di bruciare vivi un intera famiglia attaccandoli a casa e di notte come se fosse un attacco di un esercito verso una caserma nemica...
Nessuno ha mai pagato la vigliaccheria,pure se i colpevoli hanno fatto delle ammissioni in vari libri e sono ancora oggi a piedi liberi mentre un ragazzo che oggi avrebbe avuto 47 ha visto bloccare il ciclo della sua vita la notte del 16 aprile per mano di chi non è stato tanto coraggioso di affrontare il padre di giorno e punirlo bruciando vivo un bambino di 8 anni aggrappato a suo fratello 20enne.
Caro Stefano e caro Virgilio in questo giorno che siamo a un anno dal 40ennale una preghiera per il vostro eterno riposo arrivi dal mio cuore a dove siete oggi voi,dove sicuramente non c'è odio e vigliaccheria.

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