giovedì 14 luglio 2011

Presentato in Consiglio il progetto per le aree Falck: più di 380 milioni di euro per nuovi servizi e per migliorare la città che già esiste

Notizie dal Comune
Comunicati stampa
Presentato in Consiglio il progetto per le aree Falck: più di 380 milioni di euro per nuovi servizi e per migliorare la città che già esiste


E’ stato presentato ieri sera in Consiglio comunale il Piano integrato di intervento sulle ex aree Falck, il più grande progetto unitario di riqualificazione industriale d’Europa.

“La scelta di portare in Consiglio questo progetto – ha dichiarato il Sindaco Giorgio Oldrini – è profondamente politica. Nel Decreto sviluppo approvato dal Governo, infatti, si stabilisce che i progetti urbanistici debbano adottati solo dalla Giunta, ma noi abbiamo deciso di promuovere una discussione aperta a tutta la città. Una scelta di trasparenza che ha pochi esempi simili”.

“Oggi – gli ha fatto eco il Vicesindaco Demetrio Morabito – abbiamo l’occasione di fare il punto della situazione, guardare con maggiore chiarezza ai benefici per i nuovi servizi pubblici e per la città che già esiste. Il progetto vede, messi nero su bianco, gli obiettivi strategici che abbiamo inseguito in questi anni: le aree per i due nuovi parchi Falck e della Valle del Lambro, la stazione a ponte, il mix di funzioni (terziario, produttivo e residenziale) con una particolare attenzione alle fasce deboli per le abitazioni, il recupero dei beni storici della città delle fabbriche”.

“Una particolare attenzione – ha proseguito Morabito – è stata posta alla cosiddetta città pubblica e alle risorse necessarie per la sua realizzazione. Ci troviamo di fronte a 237 milioni di euro di oneri di urbanizzazione, 68 per il parco Falck, 19 di compensazione per la grande distribuzione e 57 di opere per gli standard, per un totale di circa 382 milioni di euro di introiti per la città. Un dato che ci porta a più del 10% di interesse pubblico a fronte del 16% circa di utile stimato per l’operatore privato”.

Questi dati permettono di pensare concretamente all’obiettivo di una crescita equilibrata di tutte le parti di Sesto. “Il tema – ha concluso Morabito – è come il progetto penetra e innova la città esistente, rispondendo ai suoi bisogni: la stazione a ponte è un elemento centrale, ma dobbiamo accompagnarla con un irrobustimento della zona Rondinella riunendo tutte le sedi dell’Amministrazione sparse in città in un “palazzo dei servizi al cittadino”, creando così una nuova centralità urbana. Dobbiamo poi risolvere la storica frattura della città data dalla ferrovia, lavorando sui percorsi di accesso alle aree in trasformazione perché si colga la continuità nella qualità tra la città vecchia e quella nuova”.

“Un progetto di questa portata – ha concluso il Sindaco – mette tutti noi di fronte a serie responsabilità. Questo non vuol dire accettare acriticamente le condizioni della proprietà: in questi anni abbiamo sempre difeso le ragioni che a noi sembravano essenziali per il bene di Sesto San Giovanni e il suo futuro e continueremo a farlo. Ora, però, è arrivato il momento di tirare le somme e di decidere che un progetto che abbiamo esaminato a lungo, che abbiamo fatto cambiare più volte, che mette in moto risorse pari ad una piccola finanziaria (4 miliardi di euro) e che è conforme al Piano di governo del territorio debba arrivare alla sua conclusione”.

Nessun commento:

Posta un commento