Roma, 14 lug. (TMNews) - Il governo incassa lafiducia di palazzo Madama sulla manovra economica per il pareggio di bilancio nel 2014. Il decreto, dopo un esame lampo al Senato, passa all'esame della Camera che lo licenzierà definitivamente domani. I voti favorevoli sono stati161, i contrari 135 e 3 gli astenuti.
La stretta della manovra fiscale s'abbatte sulla famiglia con tagli su asili nido, nuclei con figli espese mediche. Il taglio lineare del 5% per il 2013 e del 20% a partire dal 2014 toccherà tutte le 483 agevolazioni fiscali anche quelle per le famiglie.
Per rafforzare la manovra il governo ha deciso di far entrare subito nel decreto il taglio di tutte le agevolazioni fiscali con l'obiettivo di recuperare un gettito pari a regime a 20 miliardi (4 miliardi nel 2013 e 20 miliardi a partire dal 2014). In pratica, la stretta verrà prima adottata ma potrebbe essere rimodulata se entro il 30 settembre 2013 il governo eserciterà la delega con la riforma fiscale.
Tra le altre detrazioni e deduzioni che subiranno il taglio lineare anche quelle per il risparmio energetico, le ristrutturazioni edilizie, il terzo settore e le Onlus, l'Iva, le accise e i crediti d'imposta.
Complessivamente l'importo della manovra finanziaria è lievitato arrivando a 79 miliardi di euro. A sorpresa viene anticipato l'ingresso del ticket sanitario. Si pagheranno 10 euro per le visite specialistiche e 25 euro per il codice bianco alpronto soccorso. Quanto alle pensioni chi ha 40 anni di contributi andrà in pensione un mese più tardi già a partire dal 2012, due mesi dopo nel 2013 e tre nel 2014.
Previsti anche tagli alle cosiddette rendite d'oro con un prelievo del 5% sulle pensioni superiori ai 90 mila euro l'anno e del 10% per chi supera i 150 mila euro. Capitolo deposito titoli. Chi ha azioni, obbligazioni o titoli di Stato subirà un prelievo di 34,20 euro fino a 50 mila euro, 70 fino a 150 mila, 240 tra 150 e 500 mila, 680 oltre i 500 mila.
Nessun commento:
Posta un commento