Il Pdl lo definisce un «blitz estivo», una «stangata fatta di nascosto alle famiglie» che «partono per le vacanze, magari avendo fatto i conti con parsimonia». E al rientro si troveranno una nuova tassa, «per di più con effetto retroattivo a gennaio 2011» fa presente il capogruppo Carlo Masseroli. La giunta comunale approva oggi l’introduzione di un’addizionale Irpef dello 0,2%, e saranno colpiti i redditi superiori ai 26mila euro. Non solo i ricchi piangono: la manovra toccherà oltre 350mila famiglie, per una spesa media di 60 euro l’anno. Chi guadagna 26mila euro ad esempio ne pagherà 52, l’imposta - evitata per tutto il mandato dall’ex sindaco Letizia Moratti, che aveva assicurato il congelamento anche per i prossimi 5 anni - sale a 100 euro per chi ha 50mila euro di reddito, a 200 euro per gli over 100mila. Ma la maggioranza riunita ieri mattina con il sindaco Giuliano Pisapia e l’assessore al Bilancio Bruno Tabacci stringe per incassare 47 milioni. E l’esenzione prevista nella delibera al momento si fermerà ai redditi inferiori a 26mila euro. Anche se il Pd ha chiesto che Tabacci presenti in giunta anche le diverse stime del gettito se si alzasse l’asticella e promette che in consiglio comunale farà di tutto «per alzare il tetto dell’esenzione, avvicinandoci il più possibile ai 50mila euro». Ma è lo stesso Pd che insieme all’Irpef voleva aumentare l’Ici sulle case di lusso e le sedi istituzionali come banche e assicurazioni. «Il fatto veramente grave - ha affermato la capogruppo Carmela Rozza - è che non possiamo agire sull’Ici perchè il governo ce lo impedisce. Il federalismo fiscale non c’è e possiamo solo mettere l’Irpef». I milanesi (per ora) tirano un sospiro di sollievo. Ma la sinistra è compatta sugli aumenti, ora o mai più. Confermano Pd e Sel che sono «un male necessario» perché «con lo stato attuale dei conti, il buco lasciato dalla Moratti, rischiamo di sforare il patto di stabilità per 100 milioni sulla spesa corrente». Ma la Lega non ci sta: «La manfrina del buco di bilancio creata e sostenuta con le sue dichiarazioni solo dall’assessore Tabacci verrà sciolta in commissione» assicura il consigliere Alessandro Morelli. La sinistra però ha rifiutato ieri l’audizione dell’ex assessore al Bilancio Giacomo Beretta, richiesta dai capigruppo del centrodestra. Lunedì e martedì prossimo sono convocate due commissioni per licenziare la delibera e approvarla in consiglio prima del 6 agosto, già convocate sedute tutti i giorni della settimana. «Siamo pronti alla battaglia - assicura il lumbard Morelli - e la Lega organizza azioni in consiglio e in città per «informare i milanesi su quanto sta accadendo dopo solo un mese di governo Tabacci-Pisapia». Anche il Pdl promette ostruzionismo, anche se tecnicamente sarà quasi impossibile allungare i tempi.
Via libera subito all’Irpef, mentre la giunta approverà solo due informative su aumento dei biglietti Atm e introduzione della tassa di soggiorno. Linee guida, per entrare nel merito a settembre con l’assestamento di bilancio. Per evitare il passaggio in consiglio, la giunta potrebbe scegliere l’adeguamento tariffario che porterebbe di fatto a 1,5 euro il costo di tram e metrò, mentre in aula verrebbero discusse solo la gratuità agli over 65 e il costo degli abbonamenti annuali. Sì della sinistra alla tassa di soggiorno per gli hotel a 4-5 stelle, Tabacci aprirà un tavolo con la categoria. Frenata invece sui ritocchi alle rette degli asili. Anche il Pd si arrende: «Piuttosto confermiamo l’Irpef anche per il 2012 ma non possiamo alzare le tariffe nello stesso momento».
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