editoriale di nocensura.com
Negli ultimi anni abbiamo assistito a numerosi tentativi di censurare il web, provenienti da tutto l'arco parlamentare. Se ancora non ci sono riusciti, lo dobbiamo alla grande mobilitazione spontanea di milioni di cittadini, e sopratutto al fatto che i partiti temono (anzi: sanno bene) che mettere la propria firma su una legge liberticida di questo tipo - in barba alla costituzione e ai diritti fondamentali dell'uomo - gli farebbe perdere numerosi consensi.
Negli ultimi mesi in parlamento sono state avanzate due proposte di legge che avrebbero di fattocensurato la rete: la legge proposta dal leghista Fava e un'altra, avanzata dal senatore PDL Alessio Butti. La "minaccia-Fava è stata sventata, mentre quella targata Pdl non è ancora stata discussa. Ma probabilmente non sarà questa la legge che tapperà la bocca ai blog scomodi. La censura della rete non arriverà dal parlamento, o meglio non "direttamente", per i motivi illustrati in precedenza.
Ecco come tapperanno la bocca alle voci libere del web
Il "governo tecnico" di Monti, "specializzato" in leggi odiose e impopolari - visto che non si pone i "problema" di perdere consensi, in quanto nominato appositamente per questo su indicazione (ordine?) di BCE & company, potrebbe censurare il web in modo "indiretto" ovvero tramite AGCOM, cioè la famosa"Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni" a cui il parlamento potrebbe "armare la mano" aumentandone i poteri e affidandogli la facoltà di stabilire leggi e regolamenti riguardanti la materia, web compreso, come spiega in modo esaustivo l'articolo "Il buco nero dell'informazione" di Claudio Messora.
"La via sovranazionale"
Visto che il "problema" del web libero preoccupa praticamente tutti i governi del mondo, i poteri forti potrebbero imboccare la "via sovranazionale", in modo che la legge sia "calata dall'alto" senza che nessun governo/partito nazionale se ne assuma la diretta responsabilità.In questa direzione va la famigerata "ACTA", questione che abbiamo affrontato e approfondito nelle scorse settimane
In un modo o nell'altro, purtroppo, il web sarà censurato. Possiamo scommetterci. Questo perché internet sta assumendo un ruolo sempre più centrale, e i "poteri forti" del sistema non possono certo ammettere che sia utilizzato contro di loro. Fino a quando i blog di "controinformazione" erano un fenomeno di "nicchia" non suscitava alcuna preoccupazione in quei poteri che hanno a disposizione i grandi media e le TV. Ma ora l'insieme dei blog liberi è diventato consistente e sopratutto non controllabile, una "macchina" composta da tanti piccoli ingranaggi indipendenti che lavorano all'unisono per un obiettivo comune, come i "tanti piccoli colibrì che tutti insieme spensero l'incendio" e questo fa paura: il successo dei referendum di Giugno 2011, promossi in pratica solo dai blog liberi, ne sono una dimostrazione.
staff nocensura.com
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