Tornano inferociti: sono i turisti che hanno avuto la vacanza rovinata da una serie di disservizi. Per questo l'Aduc, l'associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori, suggerisce cosa fare per rivalersi in termini economici.
Innanzitutto i rimborsi: si possono ottenere per spese effettuate e non dovute, per mancata prestazione di servizi e per giorni di vacanza non usufruiti. Aduc ricorda che la contestazione deve essere effettuata entro 10 giorni lavorativi dalla data del rientro, deve essere indirizzata al tour operator e all'agenzia, con raccomandata con avviso di ricevimento, allegando tutta la documentazione utile: depliant illustrativo, copia del contratto, foto o filmati del luogo, ricevute di pagamenti extra, denunce per furti o danneggiamenti, certificati medici, dichiarazioni scritte, testimonianze ecc. In caso di risposta negativa si puo' ricorrere al Giudice di Pace.
Per quanto invece riguarda i risarcimenti la Corte di Giustizia europea ha riconosciuto (procedimento C-168/00) e ora anche la normativa italiana, il diritto al risarcimento per danno morale da vacanza rovinata, specialmente se questa è in relazione a particolari circostanze (viaggio di nozze, unico periodo di vacanze, ecc.). La richiesta segue la stessa procedura prevista per i rimborsi.
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