Le mura del Machu Picchu, la splendida citta' Inca considerata una delle sette meraviglie del mondo, messe a rischio dall'attacco di insospettabili invasori: i licheni, vegetali formati dall' unione di alghe e funghi che corrodono le centenarie pietre. A lanciare l'allarme e' stata la Direzione regionale della cultura di Cusco (Drc), che ha chiesto un rapido intervento di una squadra di esperti dell'Unesco per ''fermare l'avanzamento di queste sostanze nocive che stanno mettendo in pericolo le pietre della cittadina''.
L'infausta comitiva di vegetali, affermano gli esperti, potrebbe rompere il primo strato delle pietre, danneggiandole definitivamente. ''E' un problema grave e per questo stiamo chiedendo un rapido intervento tecnico: e' necessario almeno un anno di studi approfonditi per giungere a una soluzione'', ha sottolineato David Ugarte Vega, direttore della Drc. ''I licheni sono noti come specie che intaccano la porosita' delle pietre e posso produrre una grave alterazione chimica delle medesime'', ha aggiunto Gladis Huallparimachi, specialista della Drc, che ha anche indicato i motivi dell'avanzamento dei fughi e delle alghe. Per esempio, fattori climatici, come l'aumento di pioggia, vento e umidita', ma anche umani, turismo in primis.
Un tema, quello del flusso non controllato del turismo verso la citta' inca che da tempo e' motivo di dibattito in Peru'. La polemica e' cresciuta negli ultimi mesi in occasione dell'aumento delle visite turistiche per le celebrazioni del centenario della scoperta, nel 1911, della citta' perduta degli inca da parte dello scientifico statunitense Hiram Bingham. La Ugm, l'Unita' di gestione del Machu Picchu, sta per questo lavorando per fissare un tetto giornaliero di ingressi al sito archeologico, che riceve oltre 2.500 persone al giorno. Lo scorso giugno l'Unesco ha deciso di non inserire il Machu Picchu, che e' patrimonio dell'umanita', nell'elenco generale dei siti d'interresse archeologico a rischio d'estinzione.
E ha chiesto alle autoriuta' peruviane un rapporto entro il febbraio del 2012 sul mantenimento del sito, segnalando la necessita' di rivedere la capacita' di ricezione turistica del luogo Le autorita' hanno d'altro lato fissato per la meta piu' visitata del Peru' un tetto massimo di due milioni di viste all'anno. La scoperta dei licheni giunge dunque in un momento in cui tutti gli occhi sono puntati sul Machu Picchu. Gli esperti locali si sono rimboccati le maniche e stanno gia' studiando le cause dell'avanzata delle sostanze nocive: ''I nostri studiosi stanno portando avanti le analisi tossicologiche necessari e hanno gia' individuato 47 specie diverse di licheni'', ha rassicurato Fernadno Astete, direttore del sito archeologico.
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