giovedì 21 febbraio 2013

Il giardino passa alla parrocchia: il "regalo" vale mezzo milione



Il sindaco Chittò spazza i dubbi su nuovi edifici o speculazioni; "Questo è un progetto sociale"

di Patrizia Longo
Il giardino di via Menotti a Sesto San Giovanni (Spf)
Il giardino di via Menotti a Sesto San Giovanni (Spf)
Sesto San Giovanni, 20 febbraio 2013 - Il giardino di via Menotti con gazebo e bocciodromo per gli anziani, da sacrificare all’oratorio per un secondo campo da calcio, non era costato «solo» 380mila euro. Carte alla mano, con l’acquisizione dell’area, il Comune ne aveva spesi ben 650mila. Tuttavia le ragioni della parrocchia di San Giuseppe, pronta a investire altri 200mila euro (150mila da parte di benefattori e 50mila ricevuti dalla Curia) per favorire l’aggregazione di bambini e adolescenti, anche stranieri e di altre religioni, hanno avuto la meglio su un mero calcolo economico: il consiglio comunale ha approvato la cessione trentennale di quell’area di duemila metri quadrati, con lo smantellamento del giardino a carico delle casse municipali.
A favore ha votato tutta la maggioranza (Pd, Sel, Idv), tranne la Federazione della Sinistra: «Il giardino è utilizzato da una trentina di adolescenti, dagli anziani, per le feste di compleanno: preferisco uno spazio per tutti, non il solito campo da calcio che per di più discrimina maschi e femmine. L’integrazione non deve essere lasciata solo al volontariato», ha detto Michele Foggetta.
via libera anche da una parte dell’opposizione. «Sì» dalla lista civica Sesto nel cuore, a partire da Angela Tittaferrante, coordinatrice della Caritas parrocchiale: «L’oratorio è costretto ad accogliere solo bambini, perché non c’è spazio anche per gli adolescenti. Si potrà fare prevenzione attraverso lo sport, per ragazzi tra i 12 e i 18 anni. Che valore economico ha la prevenzione?». Prima di lei, l’ex assessore ai Giovani, Lucia Teormino (Pd), ha snocciolato i numeri dell’oratorio: 350 iscritti agli ultimi centri estivi, 70 in lista d’attesa; 270 tesserati nelle 12 squadre di calcio e una di pallavolo, con una ventina di stranieri.
Contrari  i Grillini, spaccato il Pdl: con Roberto Di Stefano favorevole e l’altro consigliere Antonio Lamiranda deciso invece a rivolgersi alla Corte dei Conti: «Soldi che si buttano nel cestino, quel giardino non è degradato». Non ha votato, uscendo dall’aula (e dal Pdl), Franca Landucci che sulla questione avanza dubbi: «Se quello che possiamo offrire contro marginalità e droga è il calcetto, siamo messi male. L’oratorio può usare il giardino così com’è. Mi chiedo cosa ci sia sotto». E se in quartiere circolano voci su nuove costruzioni all’interno della parrocchia, a smentirle categoricamente ci hanno pensato prima il sindaco Monica Chittò - «dietro questa delibera c’è solo una politica di sussidiarietà» - e poi il parroco don Angelo Cairati: «Noi abbiamo solo chiesto uno spazio per i nostri ragazzi. Mi sa che siamo finiti in mezzo a qualcosa più grande di noi».
 
di Patrizia Longo

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