(fonte: Teleborsa) - Aumenta la confusione sulle supposte informazioni circolanti in merito ai costi di un Conclave papale e cioè quanto costeràeleggere il Papa che verrà.
Le polemiche stridono, ma restano comunque di basso profilo perché nessuna notizia o informazione arriva dalle Istituzioni preposte. Tutto ciò che si legge arriva dalla rete, con i limiti del caso riguardo affidabilità e veridicità.
Per questo motivo, chi volesse sviscerare l'argomento, farebbe meglio a codificarlo secondo gli articoli dei Patti Leteranensi, firmati dalle autorità italiane e vaticane nel 1929 e poi rivisti nel 1984 dal governo di Bettino Craxi. E' tutto scritto, anzi, nulla è scritto in merito a chi debba sostenere i costi di un Conclave a tutto tondo.
L'articolo 21 dei Patti Lateranensi, terzo comma, recita testualmente: "Cura, inoltre, l'Italia che nel suo territorio all'intorno della Città del Vaticano non vengano commessi atti, che comunque possanoturbare le adunanze del Conclave". Per cui è chiaro che tutta l'organizzazione della sicurezza, costi compresi, è demandata alla Stato Italiano. E' sempre stato così dal 1929 ad oggi e per gli ultimi sei Conclavi.
I conti in tasca si possono fare, semmai, all'amministrazione comunale romana in via preventiva. La giunta Alemanno all'indomani delle dimissioni di Benedetto XVI ha chiesto al Governo di stanziare 4,5 milioni di Euro per organizzare la sicurezza nella città eterna e la richiesta è in linea con i costi del precedente Conclave che furono di circa 8 milioni di Euro. Tutto compreso e molto meno di quanto costa organizzare un G8, Black-Block esclusi.
Le polemiche stridono, ma restano comunque di basso profilo perché nessuna notizia o informazione arriva dalle Istituzioni preposte. Tutto ciò che si legge arriva dalla rete, con i limiti del caso riguardo affidabilità e veridicità.
Per questo motivo, chi volesse sviscerare l'argomento, farebbe meglio a codificarlo secondo gli articoli dei Patti Leteranensi, firmati dalle autorità italiane e vaticane nel 1929 e poi rivisti nel 1984 dal governo di Bettino Craxi. E' tutto scritto, anzi, nulla è scritto in merito a chi debba sostenere i costi di un Conclave a tutto tondo.
L'articolo 21 dei Patti Lateranensi, terzo comma, recita testualmente: "Cura, inoltre, l'Italia che nel suo territorio all'intorno della Città del Vaticano non vengano commessi atti, che comunque possanoturbare le adunanze del Conclave". Per cui è chiaro che tutta l'organizzazione della sicurezza, costi compresi, è demandata alla Stato Italiano. E' sempre stato così dal 1929 ad oggi e per gli ultimi sei Conclavi.
I conti in tasca si possono fare, semmai, all'amministrazione comunale romana in via preventiva. La giunta Alemanno all'indomani delle dimissioni di Benedetto XVI ha chiesto al Governo di stanziare 4,5 milioni di Euro per organizzare la sicurezza nella città eterna e la richiesta è in linea con i costi del precedente Conclave che furono di circa 8 milioni di Euro. Tutto compreso e molto meno di quanto costa organizzare un G8, Black-Block esclusi.
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