Ogni anno i contribuenti versano questa cifra per i "vitalizi" di chi è stato almeno una legislatura in Consiglio Regionale a Milano. Il Pd propone di abolirli fin da subito ma la Lega frena "Non è possibile, sono diritti acquisiti"
Costano più di 8 milioni di euro l’anno. Questa la cifra che i contribuenti lombardi versano ogni dodici mesi per pagare le pensioni – i cosiddetti “vitalizi” – a 203 ex consiglieri regionali. Tutte persone che hanno vissuto almeno una legislatura da consigliere e che per questo hanno diritto a un assegno mensile di tutto rispetto.I conti sono presto fatti: dividendo la cifra totale per il numero degli ex consiglieri e poi per 12 si arriva a una pensione media mensile di 3mila euro per politico. Naturalmente questa è solo la media, c’è chi prende meno e chi di più. La differenza di cifre viene fissata in base alle legislature e agli incarichi occupati nel corso dell’impegno politico prestato.
In Consiglio c’è ora chi vorrebbe tagliare immediatamente i vitalizi futuri, già a partire da questa legislatura. Sono gli esponenti del Pd, in minoranza, che chiedono di verificare se una decisione di questo tipo possa essere legalmente presa. La risposta arriva però direttamente dalla Lega Nord, partito della maggioranza, che ricorda come una decisione del genere farebbe partire immediatamente un numero imprecisato di ricorsi perché andrebbe a intaccare un diritto acquisito.
Tra le proposte del Pd c’è anche quella di ridurre la liquidazione dei consiglieri: oggi corrisponde a 12 mensilità (per un totale di circa 120mila euro di liquidazione per quattro anni di lavoro), la si vorrebbe portare a 5.
http://milano.virgilio.it/primopiano/regione-pensione-ex-consiglieri.html
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