Cinisello Balsamo, 12 settembre 2011 - Avrebbe dovuto essere un’oasi naturale capace di ripopolare la flora e la fauna del parco del Grugnotorto, invece rischia di trasformarsi in uno stagno killer, il lago artificiale che si estende <WC1>tra Cinisello, Nova Milanese e Muggiò. A lanciare l’allarme, un ambientalista cinesellese, Angelo Berto, che da mesi denuncia un’invasione di alghe che sta soffocando pesci e uccelli migratori, e che inoltre ha trovato le prove di una crescente attività di pesca di frodo.
Sabato pomeriggio Berto ha trascorso alcune ore sulle rive dello specchio d’acqua, per liberare alcune gallinelle d’acqua che si dimenavano tra le alghe. Così ha scoperto un pesce gatto lungo una trentina di centimetri, che aveva un amo e uno spezzone di lenza conficcati nella bocca. Il pesce era morto, probabilmente qualche ora prima per mano di qualche pescatore che infischiandosene dei divieti imposti in quest’area, si è dato da fare con la canna da pesca. Non è la prima volta che càpita. Tracce di questo tipo di attivita sono stati scoperte più volte in passato.
Si pensa che il laghetto sia una sorta di vivaio spontaneo per gruppi di stranieri, oppure per i rom che vivono negli accampamenti abusivi che sorgono nelle vicinanze. L'area, realizzata dal Comune di Cinisello come oasi naturalistica soprattutto con l’obiettivo di diffondere la flora tipica degli stagni di pianura e di richiamare animali migratori che un tempo facevano tappa su questi terreni, rischia di trasformarsi in una pozza di acqua morta. «È mesi che denunciamo la presenza anomala di alghe che stanno soffocando i pesci del lago - spiega Berto che ha prelevato gli animali morti, conservandoli in un freezer per poterli consegnare alle guardie del parco, questa mattina alla riapertura -. Ma nessuno ha mai messo in atto un intervento forte e risolutivo. Inoltre, queste acque sono diventate il bagno e forse la dispensa degli abusivi che vivono nella zona. Molto spesso i rom sono stati visti fare il bagno nel lago, mentre qualcuno si nutre dei suoi pesci».
Il problema principale per questa fetta di parco sovracomunale, è quello della vigilanza. Recentemente è stato rinnovato l’impegno delle guardie ecologiche volontarie del Parco Nord a vigilare sulle aree del Grugnotorto. Ma questo non ha impedito, nei mesi scorsi, che una banda di ladri di metalli trasformasse lo stesso lago in una sorta di “isola del tesoro”. Sul fondo erano stati nascosti centinaia di monumenti in ottone e bronzo provenienti dai furti nei cimiteri di Cinisello e della Brianza. Per estrarli, i sommozzatori dei vigili del fuoco, i carabinieri e i volontari della protezione civile avevano dovuto lavorare per tre giorni.
di Rosario Palazzolo
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