NOTAVO leggendo le cronache sull’inchiesta Penati sulle presunte tangenti intascate dall’esponente del Pd un crescendo di vaghezza, che sempre di più circonda questo uomo politico, che fino a poco tempo fa era sugli altari e che ora è caduto nella polvere tanto che dalla lettura dei quotidiani non si capisce più di chi figlio sia. Tansini Talarico, Pavia
I TITOLI di merito sono inversamente proporzionali alla gravità delle inchieste. Così è successo a Penati, che all’inizio dell’indagine poteva contare su definizioni di questo tipo: indagato il braccio destro di Bersani, perché era considerato se non il delfino un uomo a lui molto vicino, poi s’è dovuto accontentare di essere indicato come ex braccio destro di Bersani, passano i giorni, le settimane, i mesi e il povero Penati è diventato l’ex presidente della Provincia di Milano, poi declassato a dirigente del Pd, poi a ex dirigente del Pd e infine al solo Filippo Penati senza nemmeno il legittimo titolo di professore di educazione tecnica. Così Penati in disgrazia è diventato un Signor Nessuno. Filippo chi? Non lo chiamano più nemmeno ex sindaco dell’ex Stalingrado d’Italia, che pure era una cosa che lo mandava in bestia.
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