Quei braccialetti elettronici mai usati dai giudici In dieci anni sprecati oltre 110 milioni di euro
Nel 2001 l'allora governo Amato comprò dieci braccialetti elettronici per il controllo a distanza dei detenuti: i carcerati avrebbero così scontato la pena ai domiciliari anziché in prigione. Nel 2003 Pisanu firmò un contratto con Telecom per l'installazione dei braccialetti e l'assistenza al controllo. In dieci anni sono stati spesi 110 milioni. Ma i giudici non li hanno mai usati
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