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mercoledì 4 febbraio 2015

SESTO SAN GIOVANNI Risarciti i negozi danneggiati dal metrò «ma solo chi toglie le slot»

Settantamila euro agli esercizi danneggiati da un cantiere in ritardo da anni. Protesta dei baristi: non ne vale la pena


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Attività commerciali danneggiate da un cantiere in ritardo da anni, quello per il prolungamento della metropolitana 1 da Sesto Fs fino al confine con Monza, che tiene parzialmente chiuso viale Gramsci. Ora però arrivano i soldi che risarciscono, in parte, i disagi subiti. Con una particolarità: per gli esercizi, il finanziamento è legato al fatto di non possedere slot machine o di rimuoverle alla scadenza del contratto. La «sorpresa», se così si può dire, è contenuta nel bando pubblicato martedì mattina dal Comune di Sesto San Giovanni.

martedì 8 ottobre 2013

CONTROMANO


Questa è l'epoca del politicamente corretto, un'allocuzione che non vuole dire proprio nulla, ma che, proprio per questo trova interpretazioni oltremodo variegate e fantasiose. Così capita che “negro” sostantivo maschile singolare, fino a prova contraria, nel dizionario italiano si trasforma in “nero” aggettivo maschile singolare ( e con un eccesso di fantasia si poteva inventare di meglio, non so, come definiva il nostro Silvio Obama, “abbronzato”, oppure, “baciato dalla melanina”, e così via), che il cieco, il sordo diventano “non vedente” e “non udente”, la cameriera “collaboratrice familiare”, lo spazzino “operatore ecologico” e poi l'evoluzione: da handicappato a portatore di handicap ed infine a diversamente abile. Come se, cambiando le parole cambiassero anche i fatti. Ma già, la nostra è la società del sembrare, non dell'essere e si vede dal nostro stesso comportamento: c'è chi sarebbe disposto a vendere la madre e la sorella, per permettersi un cellulare alla page, chi mangia e fa mangiare alla famiglia pane e cipolla (un modo di dire) per comprare un'automobilone da Vip, chi mette alla posta tutto lo stipendio tra gratta e vinci, slot machine, Bingo e vari, nel tentativo di “fare il colpaccio” che li metterà a posto tutta la vita. Eh, già lo Stato che gestisce il tutto è scemo, per loro, e se giocano in nero pensano di fregare addirittura la mafia!
Ma anche le grandi idee stanno cambiando: come nello spot del “conto arancio”, non fa più tanto pensare alla vita, agli alieni, a dopo la vita, bensì “perché bisogna pagare per ritirare dal Bancomat”... Eh già, la Società dei consumi. E così si fanno le riforme: LA SCUOLA – bisogna produrre futuri robot con poca cultura, ribelli al punto giusto, ma incanalandoli alle regole del regime; LA SANITA' – solo chi paga ha diritto alla salute, gli altri, parassiti inutili (magari perché già spolpati dalle misure precedenti dei nostri governanti) che crepino pure; LA LEGGE ELETTORALE – falsa priorità ma spacciata come essenziale, in quanto votazioni o no ci sono i mezzi per dirottare i pochi elettori che rimangono (e che in futuro saranno ancora meno) dove si vuole; LA MAGISTRATURA – per punire chi si rifiuta di inchinare la testa alla “logica delle lobbies”; IL POPOLO ITALIANO (qui) – per rendere sempre più indolore la sua condizione da Popolo sovrano a suddito di tutti... Lo so, non sto dicendo nulla di nuovo, ma forse, fissando i pensieri di tutti in poche parole si riesce a renderci consapevoli di quello che appare o che è... La mia grande ambizione è infatti fare vedere come realtà ciò che i cosiddetti poteri forti vorrebbero relegare in pensieri minori, beceri e fascisti (per loro i due termini vanno di pari passo) e quindi di nessuna considerazione. Per questo in tutti i miei pensieri c'è sempre la voglia di cercare soluzioni diverse da quelle che sembrano ovvie, ed è per questo che sarò sempre relegato al ruolo di nullità, come la famosa Cassandra, che a Troia vaticinava le disgrazie, ma a cui nessuno dava importanza...

 

martedì 30 aprile 2013

Stretta sulle slot machine In Regione accordo bipartisan


La scelta dopo la sparatoria davanti a Palazzo Chigi

 
Il progetto di legge del Pd chiede la creazione di unità operative specializzate nel trattamento della dipendenza da gioco all'interno delle sedi Asl, oltre all'obbligo per i concessionari di slot machine di dotare le macchinette di un lettore di tessera sanitaria regionale, per impedirne l'uso ai minori. Maroni incontra gli assessori per varare una nuova norma
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Milano, 30 aprile 2013 - A chiederlo ad alta voce è stato il Codacons dopo la sparatoria davanti a Palazzo Chigi: Luigi Preiti, disoccupato con il vizio del gioco, ha ferito due carabinieri prima di essere bloccato dalle forze dell'ordine. In regione Lombardia tutti hanno capito dell'esigenza di una legge speciale per bloccare il dilagare di un problema sociale. Il progetto di legge del Pd chiede la creazione di unità operative specializzate nel trattamento della dipendenza da gioco all'interno delle sedi Asl, oltre all'obbligo per i concessionari di slot machine di dotare le macchinette di un lettore di tessera sanitaria regionale, per impedirne l'uso ai minori. Lo stesso Governatore Roberto Maroni si è impegnato a occuparsene: "La ludopatia è un tema su cui mi voglio impegnare - ha nei prossimi giorni incontrerò gli assessori competenti per vedere come si possa intervenire per stringere al massimo la possibilità di diffusione di queste macchinette che rischiano di portare a situazione gravi".