Il caso all’istituto Borgo Molara. La decisione dopo le richieste di una mamma musulmana. Niente preghiere in classe. La preside: “Sono garante di un’istituzione che deve vedere tutti egualmente rappresentati”. PALERMO. I genitori di una scuola materna ed elementare di Palermo protestano per la rimozione dall’atrio dell’istituto di un quadro raffigurante una Madonna, tolto perché una mamma di religione musulmana ha fatto notare che la sua bambina avrebbe subito una discriminazione religiosa. Così la nuova dirigente del plesso “Andrea Sole” di Borgo Molara, Melchiorra Greco, ha anche disposto che di argomenti religiosi si parli soltanto nelle ore di religione ed ha proibito si recitino preghiere e si festeggino Natale e Pasqua.
Ma i genitori – secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia oggi in edicola – non ci stanno e ieri si sono riuniti in una saletta del plesso per affrontare la questione. “Vogliamo – dicono – che i nostri figli mantengano la loro identità culturale e religiosa”. La preside, a capo di una direzione didattica che comprende 5 plessi e un migliaio di alunni, spiega che “la mamma della bambina musulmana ha soltanto rivendicato il diritto di non aver impartiti insegnamenti cattolici. Sono garante di un’istituzione che deve vedere tutti egualmente rappresentati. Avevo persino pensato di realizzare un angolo interreligioso”. I simboli non sono tutti banditi: nessun problema per il crocifisso in classe, “ci sono sentenze europee – osserva la preside – che lo consentono” e neanche per l’albero di Natale: “Se la decisione é condivisa non ho nulla in contrario”.


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