lunedì 4 marzo 2013

ECCO PERCHE’ AMATO DEVE VERGOGNARSI (E INTANTO CI FACCIA VEDERE I BOLLETTINI DEI VERSAMENTI EFFETTUATI…)

Sanguisughe, di Mario Giordano

“Non faccio parte della casta, ditemi perché dovrei vergognarmi”, dice spudoratamente Giuliano Amato con una lettera a Repubblica di oggi lunedì 4 marzo 2013. E noi lo accontentiamo:
a)      Deve vergognarsi perché prende 31mila euro al mese fra pensione Inpdap (22mila euro) e vitalizio da parlamentare (9mila euro) come finalmente ammette lui stesso nella medesima lettera;
b)      Deve vergognarsi perché prende 31mila euro al mese di pensione dopo aver tagliato le pensioni agli italiani;
c)       Deve vergognarsi perché è stato il principale consigliere economico e politico di Craxi e non si è mai accorto dello sfascio e dei furti della prima Repubblica (dormiva?);
d)      Deve vergognarsi perché da sempre fa parte della classe dirigente che negli ultimi decenni ha consentito l’esplosione dei costi della politica e degli annessi privilegi;
e)      Deve vergognarsi perché nonostante questo, nel 2012 è stato nominato da Monti consulente per i tagli ai costi della politica e non ha fatto nulla per tagliarli davvero;
f)       Deve vergognarsi perché uno che è stato due volte presidente del Consiglio, due volte ministro del Tesoro, una volta ministro dell’Intero e presidente dell’Authority del mercato non può dire “non faccio parte della casta”.
Fra l’altro nella lettera a Repubblica Amato, dopo aver ammesso di prendere 31mila euro al mese di pensione, dice che i 9mila del vitalizio li gira a una comunità di assistenza. Bene,  invece di tante inutili parole di autoelogio,  Amato ci dica di quale comunità si tratta e soprattutto esibisca le ricevute dei versamenti che come dice lui sono già stati effettuati nei mesi scorsi. Solo così potrebbe smettere di vergognarsi, almeno un po’.

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