E' stata votata la nostra condanna: ok al fiscal compact, dovremo fare ogni anno una manovra da 45 miliardi. Per ogni ritardo una multa. E nella fretta di far cassa le privatizzazioni diventeranno una farsa: saranno delle svendite
"Con 368 voti - manco tanti - la Camera dei deputati ha ceduto per almeno 22 anni ogni realistica possibilità di governo dell’Italia ad Angela Merkel e ai suoi successori tedeschi. Con un maldipancia silente, ma evidente nei numeri, Pd-Pdl e Udc ieri hanno approvato definitivamente il trattato europeo sul fiscal compact che costringerà tutti i Paesi aderenti a vivere per sempre nella religione monacale del pareggio di bilancio e l’Italia anche a una maxi-manovra per arrivare in 20 anni a partire dal 2014 a un debito pubblico al 60 per cento del Prodotto interno lordo. Entro il 2014 l’Italia dovrà raggiungere il pareggio di bilancio - e questa era l’aspirazione delle maxi manovre del 2011 con la loro pioggia di tasse. Da lì in poi dovrà mantenerlo ogni anno - salvo casi eccezionali e concordati - e in venti anni recuperare 900 miliardi di euro secondo i conti pubblici attuali", spiega Franco Bechis su Libero in edicola oggi. L'Aula ha insomma varato la nostra condanna: ogni anno l'Italia sarà costretta a varare una manovra da 45 miliardi di euro per ridurre il debito. E ogni ritardo comporterà una sanzione. Così, nella fretta di far cassa, le privatizzazioni diventeranno una farsa: saranno delle svendite.
Leggi l'approfondimento di Franco Bechis su Libero in edicola oggi, venerdì 20 luglio
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