Luca di Marzio
Non si è ancora tenuta la cerimonia d'inaugurazione delle Olimpiadi di Londra che già si assiste al primo scivolone degli organizzatori. Non su una questione da poco, ma su un tema potenzialmente in grado di scatenare più di una polemica, visto che ad essere coinvolta dalla gaffe è la nazionale di calcio femminile Nord Coreana.
I fatti sono semplici.
La nazionale, che ha affrontato la Colombia ieri, scendendo in campo nello stadio di Glasgow, si è vista presentare sul maxischermo con associata una bandiera che non era la propria. Poco male, in fondo. Una gaffe imperdonabile, ma nulla di catastrofico. Non fosse che al posto del vessillo di Pyongyang sullo schermo campeggiava la bandiera della Corea del Sud, i cui rapporti coi vicini del Nord sono tesissimi ormai da decenni.
La nazionale per quasi un'ora si è rifiutata di scendere in campo, a causa dell'errore, per poi sconfiggere due a zero le avversaie sudamericane. Oggi le scuse scuse imbarazzate da parte dell'organizzazione, che ha ammesso subito l'errore e si è impegnata a una maggiore attenzione in futuro.
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