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sabato 14 dicembre 2013

Se non ora quando?Basta finanziamento pubblico

Se non ora quando?Basta finanziamento pubblico alla politica da subito
Il 13 dicembre 2013 ho capito che il governo Letta quando aveva l’appoggio del PdL intero ha svolto o cercato di svolgere il programma politico dello stesso PdL,niente IMU per esempio. Decaduto Berlusconi e rotto in due il PdL ora fa il programma del movimento 5 stelle,vedi abolizione finanziamento pubblico ai partiti.
Giustamente ora gli elettori del PD ,partito maggiore della coalizione,si chiederà quando inizierà il governo del PD Letta iniziando a fare il programma della sua coalizione del centro sinistra.
Tornando all’abolizione del finanziamento pubblico non sarà immediato ma diminuirà progressivamente del 25 % per il 2014,il 50 % per il 2015, il 75 % per il 2016 per essere eliminato completamente a partire dal 2017.
Io mi chiedo il 25,il 50 e il 75 % di cosa ,dei rimborsi delle ultime elezioni o di una cifra a caso?
In compenso ci saranno alte detrazioni fiscali per finanziamenti ai partiti da parte di privati e società,sperando che non si tramuti in un sistema di tangenti legalizzate,aggiungendo anche il 2 per mille al momento della compilazione del modello unico o il 730.
Peccato che la Corte dei Conti ha sancito che il Porcellum o Mattarellum che dir si voglia è stato dichiarato incostituzionale e che almeno 148 “onorevoli” eletti col premio di maggioranza sono “abusivi”,e quest’ultimi continuano a prendere lauti stipendi e rimborsi.
Ma se il Porcellum è incostituzionale dovrebbe essere tutto il Parlamento e Senato “abusivo” e in una democrazia vera si dovrebbe tornare il prima possibile a votare con una legge elettorale precedente alla Mattarellum,perché un cittadino potrebbe impugnare le manovre o leggi promulgate da un governo eletto con un metodo anticostituzionale o passate grazie ai sopracitati 148 “onorevoli abusivi”.
Inoltre la Corte dei Conti ha sancito anche che la legge del 1997,che reintroduceva il finanziamento pubblico ai partiti anche lei era incostituzionale perché cancellava abusivamente il risultato del referendum popolare del 1993.
Abolizione del finanziamento pubblico ai partiti (secondo tentativo).
Quesito: “Volete voi che siano abrogati gli art. 3 e 9 della legge 2 maggio 1974, n. 195: “Contributo dello Stato al finanziamento dei partiti politici”, così come modificati e integrati: dalla legge 16 gennaio 1978, n. 11: “Modifiche alla legge 2 maggio 1974, n. 195″; dall’art. 3, comma 1 (Per l’anno 1980 la somma da erogare a titolo di contributo di cui al primo comma dell’art. 3 della legge 2 maggio 1974, n. 195, è fissata in lire 72.630 milioni. Con effetto dal 1º gennaio 1981 la stessa somma è fissata in lire 82.886 milioni annui) e dal comma 6 (La percentuale di cui al primo ed al secondo periodo dell’ultimo comma dell’art. 3 della legge 2 maggio 1974, n. 195, è ridotta al 90 per cento) della legge 18 novembre 1981, n. 659: “Modifiche ed integrazioni alla legge 2 maggio 1974, n. 195 sul contributo dello Stato al finanziamento dei partiti politici”?


totale percentuale (%)
Iscritti alle liste
47 946 896


Votanti
36 896 256
77,00
(su n. elettori)
Quorum raggiunto
Voti validi
34 598 906
93,80
(su n. votanti)

Voti nulli o schede bianche
2 297 350
6,20
(su n. votanti)

Astenuti
11 050 640
23,00
(su n. iscritti)

Risultati




Voti  %
RISPOSTA AFFERMATIVA
31 225 867
90,30%
RISPOSTA NEGATIVA
NO
3 373 039
9,70%
bianche/nulle

2 297 350

Totale voti validi

34 598 906
100%
Fonte wikipedia
Quindi non solo il finanziamento pubblico dovrebbe cessare subito e non gradualmente dal 2014 per sparire solo nel 2017,anzi i lor signori politici e i loro relativi partiti,anche se nel frattempo hanno cambiato nome e simboli,dovrebbero ridare indietro con gli interessi legali ciò che hanno percepito illegalmente dal 1997 ad oggi.
Non ci fidiamo di un calo del finanziamento pubblico triennale,per arrivare a un finanziamento solo privato a partire dal 2017,perché non solo io temo che passato il momento dei grillini e dei forconi,finito il ciclone anti casta in qualche riunione notturna di fine settimana,meglio precedente un ponte festivo,reintroducano il finanziamento pubblico ai partiti con qualche codicillo che aggiri il responso di anticostituzionalità sancita dalla Corte dei Conti.
 http://senzatitoloeparole.myblog.it/2013/12/01/mi-dimettoanzi/
fonte

domenica 17 febbraio 2013

Corte dei conti: ecco gli sprechi di soldi pubblici. 8 casi clamorosi 1-VENEZIA, PONTE DELLA COSTITUZIONE: PERICOLOSO PER I TURISTI



Oltre 300 milioni di euro di perdite o danni per lo Stato solo nel 2012. Lo denuncia un dossier della magistratura contabile costruito sulla base delle indagini svolte dai diversi procuratori regionali. I casi di sperpero, cattiva gestione o addirittura truffa attraversano tutto lo Stivale. Ecco i più vistosi

Anche conosciuto come ponte Calatrava dal nome dell'architetto spagnolo che l'ha progettato. La Corte dei conti ha riscontrato "comportamenti colpevoli del progettista e del direttore dei lavori". In pratica con la pioggia i gradini diventanoscivolosi e fanno "strage" di turisti. Il danno quantificato per lo Stato è di 3,5 milionidi euro.

http://economia.virgilio.it/foto/corte-conti-sprechi-soldi-pubblici-8-casi-clamorosi.html

domenica 28 ottobre 2012

ENTI LOCALI Tagli ai costi della politica, la Bicamerale boccia il testo del governo In Parlamento no secco al testo sulle Regioni: bisogna rivedere il "commissariamento" della Corte dei Conti su sanità e spese

La Casta ha stoppato la legge 
che taglia i costi delle Regioni: hanno vinto ancora i Fiorito

Sui tagli a vitalizi e fondi ai gruppi consiliari, spiegano gli onorevoli, "serve più collaborazione tra lo Stato e gli enti locali"
No al commissariamento delle Regioni: il Parlamento blocca il decreto sui tagli ai costi della politica del governo. Una bocciatura totale al testo inusuale, perché arrivata in Commissione bicamerale per le questioni regionali e da consuetudine le Commissioni approvano dando solo indicazioni di massima. In questo caso, invece, il no è secco e su un punto cruciale: il "commissariamento" delle Regioni da parte della Corte dei Conti. Secondo la commissione è da riformulare completamente l'articolo del decreto che prevede un controllo di legittimità preventivo della Corte dei Conti su tutti gli atti normativi e di programma di Regioni (in primis la spesa sanitaria) ed Enti locali. L'accusa è di "carenza di incisive modalità di interazione ed interlocuzione con le autonomie territoriali in relazione all'esigenza di una graduale modulazione degli interventi in materia di rafforzamento della partecipazione della Corte dei Conti al controllo sulla gestione finanziaria". Passano, invece, i tagli ai costi della politica (vitalizi e fondi per i gruppi consilari), ma si "ravvisa l'opportunità di un rafforzamento della leale collaborazione tra Stato e autonomie territoriali in merito al contenimento delle spese".
http://www.liberoquotidiano.it/

lunedì 8 ottobre 2012

Vaccini, Gianni Lannes: "lo stato italiano avvelena i neonati"



di Gianni Lannes

Effetti indesiderati o ricercati per far soldi sulla pelle di esseri indifesi col pretesto scientifico? Il nome è quello di un killer legalmente autorizzato ad avvelenare i bambini e a trasformarli in pazienti cronici danneggiando irreversibilmente le loro difese immunitarie. Si chiama infatti “Infanrix Hexa”. E’ il vaccino esavalente dal costo di quasi 100 euro - prodotto dalla famigerata società britannica Glaxo Smith Kline, (condannata più volte negli Stati Uniti d’America per aver mandato all’altro mondo tante persone) - somministrato in un'unica soluzione. L'obbligo di legge per i neonati riguarda difterite, tetano, poliomelite, epatite b. Ma nella dose diffusa ci sono gli antigeni per altre due malattie infettive. Secondo l'stituto superiore di Sanità: "Copertura ottimale e nessun rischio provato, il vero scandalo è contrarre virus perché si rifiuta il vaccino". Dunque, solo in Italia salvo in alcune Regioni ove esse sono divenute facoltative (ad esempio il Veneto), sono obbligatorie, per tutti i nuovi nati, le seguenti vaccinazioni: antipoliomielitica (Legge 4 febbraio 1966 n° 51),antitetanica (Legge 20 marzo 1968 n° 419), antidifterica (Legge 6 giugno 1939 n° 891 - L. 27 aprile 1981 n° 166), antiepatite virale B (Legge 27 maggio 1991 n° 165, promulgata da Cossiga su proposta di Andreotti e De Lorenzo). «Mio figlio autistico a causa dei vaccini» ha denunciato l’infermiere Gabriele Milani. Come se non bastasse spesso nei centri vaccinali sono “offerte” e somministrate in unica seduta (contemporaneamente al vaccino esavalente) le vaccinazioni antipneumococcica (contiene 13 antigeni + Polisorbato 80, ovvero una sostanza sterilizzante) ed antimeningococcica C per tutti i nuovi nati.

La vaccinazione anti-epatite b (contenuta nell'esavalente) introdotta grazie alletangenti ricevute dall’ex Ministro della Salute Francesco De Lorenzo è totalmente illegale e truffaldina, in considerazione del fatto che l’ex Ministro è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione «per il danno all’immagine arrecato alla pubblica amministrazione in relazione agli illeciti, accertati in sede penale, che avevano determinato una ingiustificata levitazione della complessiva spesa farmaceutica».

Sovente i genitori non lo sanno o non sono puntualmente informati dai medici (pediatri) preposti al servizio delle aziende sanitarie locali: così in una botta sola vengono iniettati ai pargoli oltre a quelli obbligatori, anche i raccomandati Haemophilus B e pertosse. Una madre: “Sette vaccini contemporanei alla prima somministrazione non sono troppi?”. Se sono obbligatori solo 4 vaccini (difterite, tetano, poliomelite, epatite b) perché invece se ne somministrano addirittura 6 e anche di più? C’è per caso qualche controindicazione se si usano esseri umani appena affacciati alla vita alla stregua di cavie? Il Codacons ha sporto una denuncia. Chi ci guadagna in valuta sonante e chi perde in termini di salute? Oltretutto anche in quelli obbligatori si annidano pericoli apparentemente invisibili: i metalli pesanti. Il decreto ministeriale del 27 giugno 2003 aveva messo al bando il mercurio: a distanza di 9 anni è ancora presente nella composizione come hanno certificato recenti analisi scientifiche e le disposizioni stabilite dall'Ente europeo per i farmaci. Non è tutto: negli adiuvanti compare anche l’alluminio in dosi macroscopiche. Secondo il ministero della Salute e l’istituto Superiore di sanità è tutto a posto e non c’è nessun pericolo. Inverosimile. Come la mettiamo con gli effetti collaterali e le malattie insabbiate?

Possibile che debba prevalere il profitto economico sulla salute? Tutto quel via vai di informatori scientifici delle grandi multinazionali farmaceutiche a qualcosa servirà, oppure no? Comunque la battaglia contro i fabbricanti di morte e la compiacente casta italiota di politicanti corrotti in veste di legislatori di comodo, non è perduta. Affiora qualche speranza: due sentenze giudiziarie, recentemente, hanno scosso il mondo della pediatria: c’è una relazione tra i vaccini obbligatori, somministrati ai nostri figli, e l’autismo. Lo hanno detto due giudici, a Rimini e a Torino, e nel secondo caso la Corte d’appello ha deciso un risarcimento da 1,8 miliardi di euro. Utili o dannosi? I vaccini quanto servono e quanto sono pericolosi? Perché sono obbligatori da noi e in Francia, ma nel resto d’Europa solo consigliati. Associazioni di genitori che hanno vissuto disgrazie cliniche dopo una vaccinazione, il Comilva ad esempio, pubblicano in Rete studi sconosciuti all’opinione pubblica. Per quale motivo il Governo Monti non rende noto il numero complessivo delle persone danneggiate nel nostro paese? Sarà un caso, ma la Legge 25 febbraio,1992, numero 210 parla chiaro: “Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati”. Che ragione c'era di promulgare una normativa del genere 230 anni fa se lo Stato è in regola? Signor Monti visto che lei parla correntemente inglese e bazzica sovente fuori dall’Italia, quali sono le modalità di importazione di specialità medicinali registrate all'estero?

Trucchi e pericoli - La litania affaristica è classica: questo vaccino per l’infanzia non contiene mercurio. Si tratta di una grave inesattezza a carico della salute dei bimbi. Una prova è contenuta in un’antecedente disposizione dell’EMEA (Ente Europeo per i Farmaci) risalente all’ 11 gennaio 2007. In questa disposizione (EMEA/CHMP/VWP/19541/2007) si cita testualmente che “il Thiomersale è un antimicrobico composto da mercurio organico che continua ad essere utilizzato sia nelle prime fasi di produzione, o come conservante nei vaccini”. Sono altresì suggerite nuove formule comunicative da inserire nei foglietti illustrativi a seconda che il Thiomersale (Thimerosal, Mercuriotiolato, Etilmercuriotiosalicilato) sia utilizzato come conservante o nella filiera produttiva. Nel primo caso, la frase “questo medicinale contiene thimerosal (un composto di mercurio organico, ndr) come conservante e pertanto è possibile che si verifichino reazioni di sensibilizzazione” è stata sostituita con la frase “ipersensibilità a qualsiasi componente del medicinale“. In sostanza si maschera un’informazione vitale in merito ad un prodotto che potrebbe causare una riconosciuta sensibilizzazione (reazione allergica). Nel secondo caso, se il Thiomersale utilizzato nel processo di produzione si traduce in livelli inferiori a 40 nanogrammi per dose, o livelli non quantificabili, non sono raccomandate ulteriori dichiarazioni da inserire nelle informazioni del prodotto. In sostanza è consentita l’omissione di informazioni pur essendo confermato che potrebbe ugualmente avvenire una sensibilizzazione (reazione allergica) al prodotto.
 
L’ultimo dato reso noto a riguardo dalla FDA segnala che nel periodo 1993/96, 7000 bambini nordamericani sono morti a seguito di reazioni avverse ai vaccini ed altri 333.000 hanno avuto danni permanenti. Un altro dato interessante viene dal Giappone, dove i casi di “sindrome da morte improvvisa” sono scomparsi, immediatamente dopo che l’età delle vaccinazioni obbligatorie è stata spostata dai due mesi di vita ai due anni. E’ ben noto alle autorità sanitarie che col boom dei casi di autismo infantile a partire dal 1992, i neonati hanno ricevuto per ciclo vaccinale un quantità variabile tra 125 e 175 mcg di mercurio, spropositata per il loro peso.

Nell’INFANRIX HEXA spacciato per “libero da sali di mercurio”, in realtà è contenutomercurio nella quantità di 10 ppb (parti di miliardo) ovvero 0,01 ppm (parti per milione) vale a dire 0,010 mg/Litro come conferma uno studio indipendente di ricercatori australiani (Austin DW, Shandley KA, Palombo EA) Mercury in vaccines from the Australian childhood immunization program schedule (Journal of Toxicology and Enviromental health. Part A. 2010;73(10):637-40).
Sebbene i livelli di Hg rilevati sono sostanzialmente più bassi di qualsiasi limite di sicurezza di esposizione stabilito, i risultati di questo studio rivelano appunto le inesattezze presenti nei messaggi di salute pubblica, nelle comunicazioni professionali, e nella documentazione ufficiale per quanto riguarda il contenuto di mercurio in questo vaccino per l’infanzia.

Inoltre, mancano studi relativi ai danni neurologici che possono essere causati in neonati di 3 mesi, 0,5 ppb di mercurio uccidono le cellule del neuroblastoma umano (Parran et al., Toxicol Sciences 2005; 86: 132-140), 20 ppb di mercurio distruggono la struttura delle membrane dei neuriti (Leong at al. - Neuroreport Journal 2001; 12: 733-37), 2 ppb di mercurio è la quantità massima contenuta nell’acqua potabile (disposizione EPA - massimo organo federale degli Stati Uniti) che potrebbe causare danno renale a lungo termine, 200 ppb di mercurio è il limite minimo stabilito dall’EPA affinché un liquido sia classificato come rifiuto pericoloso, i vaccini inutilizzati sono smaltiti come “rifiuti pericolosi a rischio infettivo” (ai sensi del Dpr 15 LUGLIO 2003, numero 254).

E ancora: leggendo il foglietto illustrativo di questo vaccino, si apprende che è contenuta anche una combinazione di alluminio (fosfato di alluminio e idrossido di alluminio) alla considerevole dose (sempre riferita al neonato) di 935 microgrammi per fiala. Un recente studio di alcuni neuroscienziati di Vancouver, CA. Shaw e L. Tomljenovic, prosegue la raccolta di domande critiche circa la presunta sicurezza dell’alluminio (presente praticamente in tutti i vaccini) e dimostra come gli effetti neurotossici sono altrettanto dannosi, se non peggiori, di quelli del mercurio.

L’alluminio è una comprovata neurotossina ed è l’adiuvante più comunemente utilizzato nei vaccini. Nonostante l'uso diffuso degli adiuvanti di alluminio, la comprensione della scienza medica in merito al loro meccanismo d’azione è ancora notevolmente scarsa. C’è anche una relativa scarsità di dati sulla tossicologia e la farmacocinetica di questi composti ma, nonostante questo, la fantasiosa nozione che l’alluminio nei vaccini è sicuro è spesso ampiamente accettata. Ricerche indipendenti, tuttavia, dimostrano che gli adiuvanti in alluminio hanno la potenzialità di indurre gravi disturbi immunologici e neurologici negli esseri umani. In particolare, l’alluminio sotto forma di adiuvante comporta un rischio di reazioni autoimmunitarie, infiammazioni cerebrali a lungo termine associate a complicazioni neurologiche con conseguenze negative, profonde e diffuse.
La possibilità che i benefici del vaccino sono sopravvalutati e il rischio di potenziali effetti avversi sottovalutati, non è rigorosamente valutata nella comunità medica e scientifica. Un altro elemento di preoccupazione è la mancanza di qualsiasi valutazione tossicologica sulla somministrazione concomitante di alluminio con altri composti tossici riconosciuti che sono ordinariamente costituenti delle preparazioni commerciali dei vaccini. Un esempio? L’elenco è lungo: formaldeide, formalina, fenossietanolo, fenolo, borato di sodio, polisorbato 80, glutaraldeide e tanti altri.

Il risultato è che i bambini assumono quantità molto più elevate rispetto agli standard di sicurezza considerati dalle agenzie regolatorie, e gli adulti stanno aggiungendo quantità elevate cumulative di alluminio nei loro corpi. Dei numerosi vaccini inoculati ai neonati, molti dei quali contengono alluminio, si è dimostrato come i bambini ottengono dosi circa 46 volte superiori a quelli considerati sicuri dalle agenzie governative. Queste megadosi possono avere un effetto devastante sul cervello, argomenta il professor Russell Blaylock (neurochirurgo, autore e docente universitario), causando danni al cervello nei bambini e l’insorgenza del Morbo di Alzheimer negli adulti. «L’alluminio è tossico. Un’avvincente ricerca ha dimostrato che l’alluminio è una neurotossina cumulativa, anche in piccole concentrazioni. Esso ha la tendenza a concentrarsi nell’ippocampo, una zona del cervello vitale per funzioni cruciali, tra cui apprendimento, memoria e comportamento - afferma l’esperto Blaylock - Recenti ricerche hanno dimostrato che l’alluminio nei vaccini sta producendo gravi problemi nel cervello dei bambini in via di sviluppo. Le prove sono schiaccianti, ma molti medici e funzionari le ignorano. Essi rifiutano di guardare le prove perché sono spaventati dalla potenza delle evidenze». Conclude Blaylock: «L’incidenza di disturbi neurologici, come la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson e Alzheimer sta esplodendo“: non è dovuta all’invecchiamento della popolazione. È a causa di tossine, come l’alluminio nei vaccini e non solo, e nessuno sta dicendo la verità».

Nell’estate 2008 l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha affermato che la quantità settimanale di alluminio nella dieta (di una persona adulta) non dovrebbe superare 1 mg/Kg di peso corporeo, riducendo di ben sette volte la soglia precedente. In tale documento si fa riferimento ad alimenti (pane, dolci, biscotti, cereali, spinaci, funghi, lattuga), ai latti artificiali per neonati (necessità di fare controlli), ritenendo trascurabili le quantità di alluminio cedute da rotoli, vaschette, utensili da cucina e assolvendo le lattine. Sempre in tale documento si legge che: «Dopo l’assorbimento, l’alluminio si distribuisce in tutti i tessuti degli animali e dell’uomo accumulandosi in alcuni di essi, in particolare nelle ossa. Il principale trasportatore degli ioni di alluminio nel plasma è la proteina legante il ferro, la transferrina. L’alluminio è in grado di penetrare nel cervello e raggiungere la placenta e il feto».

Denuncia Codacons - La Corte dei Conti ha convocato il Codacons in merito allo scandalo dello spreco di soldi pubblici per vaccini pediatrici inutili se non addirittura pericolosi, a seguito del pregresso esposto di dicembre 2011. In Italia – spiega l’associazione – i vaccini obbligatori, contrariamente a quanto ritenuto dalla stragrande maggioranza dei genitori di bambini in età pediatrica, sono solamente quattro, cioè: 1- antidifterite, 2- antitetanica, 3 – antipoliomelite, 4 – antiepatite virale B. A stabilirlo è il D.M. 7 aprile 1999, che individua anche i vaccini “non obbligatori” [l’antimorbillo-parotite-rosolia (MPR) – la vaccinazione contro le infezioni invasive da Haemophilus influenzae b; altri vaccini non obbligatori spesso iniettati ai bimbi in età pediatrica sono l’antimeningococcica, l’antiparotite, l’antirosolia, etc…] Tuttavia nelle ASL – denuncia il Codacons – anziché informare correttamente i genitori in merito alla disciplina legislativa sui vaccini obbligatori per legge e quindi effettuare solamente i quattro vaccini obbligatori ai bambini in età pediatrica, viene fornito ed iniettato ai piccoli un nuovo vaccino esavalente che contiene anche due vaccini facoltativi ossia Pertosse ed infezioni da Haemophilus influenzale di tipo b. Non sono disponibili in unica soluzione solamente i quattro vaccini obbligatori! Ciò appare gravissimo soprattutto perché sembra che la somministrazione polivalente dei vaccini [siano essi in unica formulazione o somministrati l’uno dopo l’altro in un’unica seduta vaccinale], come ovviamente accade a maggior ragione con la somministrazione dell’esavalente, può comportare danni da sovraccarico e choc del sistema immunitario. Sul fronte economico, la procedura comporta un evidente spreco di soldi pubblici a carico del SSN, che deve acquistare e somministrare 6 vaccini anziché i 4 previsti dalla legge. La maggiore spesa a carico della collettività è pari a 114 milioni di euro all’anno. Il Codacons, che ha illustrato la questione alla Corte dei Conti, ha già inviato un esposto alla magistratura contabile, al Ministero della Salute e alla Procura della Repubblica di Roma, denunciando i fatti alla luce del possibili reati di truffa e abuso d’ufficio, e chiedendo di accertare il comportamento dell’AIFA Agenzia Italiana del Farmaco, essendo l’ente che autorizza nel paese la commercializzazione dei vaccini esavalenti oggi utilizzati nelle ASL Italiane.

Punto di vista - Maggiore è la spesa farmaceutica dei vaccini e più grande è il guadagno di Big Pharma. E’ ovvio che si aumenti il numero dei vaccini pediatrici (e non solo, come rivelatoci dalla pandemia bufala H1N1, dal nuovo focolaio di aviaria in Messico oppure addirittura dal prossimo vaccino antiobesità). Se le multinazionali farmaceutiche non ricercassero esclusivamente il profitto economico, avrebbero commercializzato anche i soli vaccini obbligatori (difterite, tetano, poliomielite, epatite virale B) in modo che i genitori che vogliono eseguire questi 4 vaccini avrebbero un’alternativa all’esavalente.

La vaccinazione dovrebbe essere una scelta, da valutare caso per caso, considerando esclusivamente il rapporto rischio-beneficio dopo aver ricevuto un’informazione corretta dalle autorità sanitarie. Invece i genitori sono presi alla sprovvista, a volte pressati e minacciati psicologicamente, accettano passivamente questo bombardamento al sistema immunitario del proprio figlio o della propria figlia e quel che è peggio non ricevono alcuna informazione riguardante la prevenzione dai danni vaccinali, colpevolmente minimizzati e sottaciuti come stabilito dall’articolo 7 della Legge 210 dell’anno 1992. Quante altre generazioni di bambini perderanno la salute per un cinico business?

Aluminum Vaccine Adjuvants Are they Safe
http://img18.imageshack.us/img18/7069/aluminumvaccineadjuvant.pdf

Do aluminum vaccine adjuvants contribute to the rising
http://img706.imageshack.us/img706/9079/doaluminumvaccineadjuva.pdf

Mercury in vaccines from the Australian childhood immunization
http://img339.imageshack.us/img339/4319/mercuryinvaccinesfromth.pdf

Safety of aluminium from dietary intake[1] - Scientific Opinion of the Panel on Food Additives, Flavourings, Processing Aids and Food Contact Materials (AFC)
http://img35.imageshack.us/img35/613/safetyofaluminiumfrom.pdf

EFSA: Safety of aluminium from dietary intake
http://img201.imageshack.us/img201/848/754.pdf

EMEA: CHMP Position Paper on Thiomersal Implementation of the Warning Statement Relating to Sensitisation
http://img72.imageshack.us/img72/9635/emeachmpvwp195412007.pdf

INFANRIX hexa
http://img39.imageshack.us/img39/5536/infanrixhexapreservativ.pdf


Esposto CODANCOS.

fonte: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2012/10/vaccini-lo-stato-italiano-avvelena-i.html

domenica 7 ottobre 2012

Sardegna, ecco le Province zombie Sono state abolite, ma spendono ancora


Gli enti cancellati dal referendum di maggio stanziano centinaia di migliaia di euro, anche per progetti che vanno oltre la cessazione prevista il 28 febbraio 2013. Carbonia "investe" sulla libertà di internet in Cina, a Olbia pioggia di soldi su comunicazione e sagre. Dai referendari un esposto alla Corte dei conti

di Monia Melis

In primavera sembravano morte dopo il plebiscito del referendum sardo, poi sono state tenute in vita fino a febbraio del 2013 per evitare il caos amministrativo. In pratica per le otto Province dell’isola, quelle storiche e quelle cosiddette ‘nuove’ citate nei quesiti abrogativi (OgliastraCarbonia-IglesiasOlbia-Tempio eMedio Campidanonon è cambiato nulla. Gestiscono fondi pubblici non in vista di una loro ‘liquidazione’, ma programmano per gli anni a venire,assumono personale, assegnano incarichi e distribuiscono contributi a sagre e fiere. E ricevono ingenti finanziamenti dalla stessa Regione.

Così c’è chi solleva un dubbio di legittimità sul loro operato. Così questa mattina è stato presentato un esposto alla Corte dei conti in “quanto inadempienti al dettato regionale 11/2012 del 25 maggio e all’indicazione del voto referendario”. Lo hanno fatto alcuni membri del comitato referendario “Sardegna si cambia”, anche appartenenti ai Riformatori sardi, partito si è speso per la campagna di una consultazione, sostenuta anche dal governatore Ugo Cappellacci, e per cui sono stati stanziati 6 milioni di euro. Allegate varie delibere provinciali “quelle pubblicate sui siti istituzionali, ma molte non lo sono”.
In particolare si contesta la non coerenza con la legge regionale di maggio sul riordino delle autonomie locali. La scaletta prevede che entro il 31 ottobre il consiglio approvi una legge e che entro l’anno, 31 dicembre, ne venga data attuazione. La data di fine è sempre la stessa: 28 febbraio dell’anno prossimo, intanto c’è la gestione “in via provvisoria” per “provvedere alla ricognizione di tutti i rapporti giuridici, dei beni e del personale dipendente ai fini del successivo trasferimento” Che vale soprattutto per le cosiddette ‘nuove’, ma anche per le storiche, su cui i sardi si erano espressi con un semplice quesito consultivo. Ma nonostante tutto si procede con gli acquisti anche con la copertura finanziaria del bilancio di previsione 2012.
Piccole e grandi spese. La giunta della provincia di Carbonia-Iglesias, per esempio, il 23 luglio delibera lo stanziamento di mille euro per “un congruo numero di copie, scontate rispetto al prezzo di copertina” del saggio “Il controllo politico di internet in Cina” – pubblicato da Ex Libris. Da distribuire agli studenti delle scuole superiori perché “spunto di riflessione, perché abbia ricaduta nella scuole”. La stessa provincia gestisce ovviamente anche cifre più consistenti. È l’unica che ha avuto un presidente dimissionario nelle ore calde del referendum, Salvatore Cherchi (Pd) ex parlamentare Pci, poi subito tornato sui suoi passi. Per il progetto “Welfare to work” la stessa provincia colpita da una grave crisi e dalla chiusura delle fabbriche, manovra risorse per un milione e 115mila euro, coperta dai bilanci degli anni passati. Il contributo è di 15mila euro per ogni nuova azienda e ci sono voucher formativi e bonus assunzionali per 651mila euro.
La provincia d’Ogliastra, 58mila anime appena, chiude i conti con il Progetto terre civiche che prevede l’istituzione di un Osservatorio e vista l’”urgenza” il 23 agosto si stanziano 30mila euro al Dipartimento di Sanità pubblica dell’Università di Cagliari. Altra provincia in bilico, altre spese. Nel Nord Sardegna quella di Olbia-Tempio punta tutto comunicazione e su un apposito piano 2012 e sulle sagre. A cui la giunta provinciale dà l’ok il 2 agosto. Ci sono soldi a pioggia per “valorizzare le produzioni vitivinicola”: 10mila euro alla Confraternita del Nebiolo di Luras, 12mila alla Cantina del Vermentino, 20mila all’Agrimercato Gallura Onlus. E poi le feste: 10mila per la “Grande Danza di San Pantaleo” e ancora 10mila al’Associazione culturale Fidale di Tempio. E via discorrendo, somme da versare dopo apposita rendicontazione. E poi pubblicazioni varie.
Ma il fatto che le province non si considerino in dismissione arriva dal capitolo pianificazione. Sempre quella di Olbia-Tempio il 2 agosto deliberava il “conferimento di un incarico per il Pup/Ptcp” ossia il Piano Urbanistico Provinciale/Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Per le assunzioni sbaraglia tutti la Provincia di Cagliari, illesa dai quesiti referendari, il 25 settembre procede attraverso una determina di un dirigente con la gara semplificata per l’affido a un’agenzia interinale. L’Adecco Italia spa si aggiudica il piano di tre anni per l’assunzione di lavoratori interinali: si tratta di 4 milioni e duecentomila euro, iva inclusa.
Anche la Provincia di Nuoro ha bisogno di altro personale, così tra luglio e agosto diventa esecutiva una delibera che prevede vari incarichi co.co.co.: uno per un esperto di politiche ambientali, equattro per esperti di lingua sarda parlata e scritta. Ma anche per la Regione si va avanti come se nulla fosse. Tanto che a inizio settembre, il 4, approva un disegno di legge che trasferisce alle province ben 12 milioni di euro. Sono i soldi necessari per il funzionamento dei Cesil (Centri servizi inserimento lavorativo) e dei Csl (Centri servizi per il lavoro), una vertenza che va avanti da anni, con centinaia di precari che lavorano nelle pubbliche amministrazioni. Ebbene, finora, come recita la stessa delibera, la sistemazione e il finanziamento erano stati più volte cassati dalla Corte Costituzionale. Ora si è trovata una soluzione tampone, ancora, “per la prosecuzione dell’attività lavorativa del personale in servizio”. Ma che fine faranno, poi, questi dipendenti?


fonte: ilfattoquotidiano.it

lunedì 23 luglio 2012

Rai, la Corte dei conti: "Troppi 650mila euro di stipendio al nuovo Direttore generale"


Luigi Gubitosi è stato nominato dal cda nuovo direttore generale della Rai. Sul suo contratto — a tempo indeterminato, 650 mila euro annui — è arrivata però la “riserva” del rappresentante della Corte dei conti che presenzia alle sedute del consiglio: potrebbe quindi esserci un approfondimento sull’applicabilità del tetto dei 300 mila euro fissato per i manager pubblici. L’unico ad astenersi sulla nomina di Gubitosi è stato il consigliere Antonio Verro auspicando «maggiore sobrietà» sul compenso del dg. Dei 650 mila euro, 500mila sono la parte fissa, da conservare alla scadenza dell’incarico, e 150 mila sono l’indennità di carica. Il presidente Anna Maria Tarantola ha ricevuto dal cda il mandato a rinegoziare al ribasso lo stipendio di Gubitosi, mentre l’Usigrai, sindacato dei giornalisti di Viale Mazzini, ha chiesto al dg di rinunciare «alla garanzia del tempo indeterminato».

mercoledì 14 marzo 2012

Fisco, Corte dei conti: "ci avviamo verso pressione superiore al 45"


Fisco: Giampaolino, ci avviamo verso pressione superiore al 45%
Roma, 13 mar - ''Ci avviamo verso una pressione fiscale superiore al 45% del prodotto, un livello che ha pochi confronti nel mondo''. Lo ha detto il presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino nel corso di una audizione alla Camera. Di fronte ai deputati della V Commissione, il presidente della magistratura contabile ha anche detto che ''se a cio' si aggiunge che le stime piu' accreditate ipotizzano un livello dell'evasione fiscale dell'ordine del 10-12% del prodotto, ne consegue che il nostro sistema e' disegnato in modo da far gravare un carico tributario sui contribuenti fedeli sicuramente eccessivo''.


fonte: ASCA