Valutazioni dei dipendenti comunali: qualche precisazione dall’Amministrazione
Nei mesi scorsi si è applicato per la prima volta il nuovo sistema di valutazione elaborato dal Nucleo di Valutazione. Sui risultati si è molto discusso, si è sottolineato in particolare come le valutazioni fossero distanti dai risultati raggiunti. La Delegazione trattante di parte pubblica ha ritenuto necessario fare alcune precisazioni in merito, inviando una comunicazione a tutti i dipendenti.
“Il nuovo sistema è molto diverso da quello che è stato utilizzato negli ultimi dieci anni perché prende in considerazione moltissimi elementi che concorrono a dare il punteggio finale. Come è stato sottolineato anche dai rappresentati dei lavoratori, non c’è una corrispondenza diretta tra il grado di raggiungimento degli obiettivi e la valutazione dei dipendenti. La ragione di questa impostazione sta nel fatto che la responsabilità della scelta degli obiettivi ricade su dirigenti e responsabili e non sui dipendenti. Questi ultimi contribuiscono ovviamente al raggiungimento degli obiettivi ma non ne determinano la qualità di partenza. In questo modo si tutelano i dipendenti a fronte di obiettivi particolarmente sfidanti o difficilmente raggiungibili: il contributo dato può essere comunque valutato in maniera estremamente positiva anche senza un corrispondente risultato. Per dirigenti e responsabili non è così”.
Il sistema per i dipendenti valuta, prima di tutto, la qualità dell’azione prestata, relativamente a quanto inserito nel piano della performance, ma con un’ottica che va al di là del mero risultato.
“Il risultato economico dell’applicazione delle valutazioni – si sottolinea ancora nella comunicazione -, ha consentito di ridistribuire quasi interamente il budget disponibile. Tutti i soldi disponibili sono stati erogati attraverso un sistema di ridistribuzione dei resti (sistema punto) che ha riassegnato la cifra risultante secondo l’ordine delle valutazioni. Questo ha consentito di recuperare una quota importante di compenso per le valutazioni in fascia D ed E e addirittura di andare oltre quanto si sarebbe percepito con le valutazioni tutte a 100 per i lavoratori in fascia A, B e C”.
Ad esempio: un lavoratore in fascia D, che prende 79,99 di valutazione (cioè il 20,01% in meno rispetto al 100%), ha una decurtazione economica media pari a solo il 6,13%, che corrisponde a meno 54,26 Euro. Viceversa, i lavoratori in fascia A, B e C percepiscono mediamente più di quanto avrebbero preso se tutti avessero ottenuto la valutazione 100 o anche se il risultato della valutazione fosse stato uguale a quello degli obiettivi.
Infine la posizione dell’Amministrazione comunale rispetto alle richieste del sindacato: “La delegazione di parte pubblica si è resa disponibile a rivedere alcuni meccanismi del sistema di valutazione riguardanti il rapporto tra la media delle valutazioni dei dipendenti e quella dei dirigenti, e ad inserire una forma di valutazione dei dirigenti da parte dei loro collaboratori, il tutto a partire dall’anno prossimo. Si è sempre detta contraria a ritirare le valutazioni e a automatizzare il rapporto tra risultati e valutazioni sia perché questo sistema, già usato nel passato, si è dimostrato inefficace, sia perché su questo punto si era ampiamente discusso, mediato e trovato un accordo in quanto stabilito nel contratto decentrato vigente, laddove viene stabilito che non ci debba essere uno scostamento superiore al 20% tra risultati e valutazioni.”
Le richieste di riesame in sede di conciliazione sono state 61, con 23 modifiche di cui solo 12 che abbiano comportato un passaggio alla fascia superiore.
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