martedì 16 aprile 2013

Il tempo della frittata rovesciata



Il Paese affoga, centomila disoccupati in più al mese, tante imprese in via di chiusura, pressione fiscale al 52%. E i partiti non s'accordano nemmeno sulla legge elettorale

Sono finite le parole per denunciare lo stallo in cui versiamo e i paradossi che genera. Voto anticipato d'inverno e poi niente governo in primavera, dopo quasi due mesi. Monti perde ma resta in sella. La sinistra non vince ma prende tutte le cariche istituzionali. Il centrodestra si divide tra tifosi al Quirinale di Bersani e tifosi di Violante, di D'Alema o della Finocchiaro. Sul Monte dei Paschi regna uno strano silenzio. Siamo ridotti così male che la massima delle aspirazioni in questo momento è un governo Bersani col sostegno di Berlusconi e Monti. Frullato di tecnici e politici, gli stessi che hanno governato finora o impedito che si governasse. Gli stessi che si reputavano a vicenda il Male Assoluto. A raccontarla a uno spettatore esterno, questa assurda frittata rovesciata, non ci crederebbe. Ma tutto questo appare sui media come normale, inevitabile, da prendere sul serio.
A chi dobbiamo rivolgerci, cosa possiamo fare noi singoli cittadini, noi che scriviamo, noi popolo italiano? Il Paese affoga, centomila disoccupati in più al mese, tante imprese in via di chiusura, la pressione fiscale salita al 52%, interi settori devastati: casa, auto, barche. E i partiti non s'accordano nemmeno sulla legge elettorale; per ingannare l'attesa del secondo tempo e congedarsi, il Quirinale offre confezioni di saggi come popcorn, i media offrono spot di Renzi e i grillini offrono giochini scemi sul web. Ma ora fermi tutti, si va alla stazione a salutare un presidente che va e uno che arriva. 
Però il Paese sta sotto un treno.

Nessun commento:

Posta un commento