I fast food sono di nuovo nell'occhio del ciclone. Questa volta ad essere sotto accusa non sono i cibi solidi, ma quelli liquidi. I cubetti di ghiaccio serviti insieme alle bevande, nei fast food, sono stati trovati essere più contaminati e pieni di batteri che non l’acqua del water.
A fare la scoperta è stato un ragazzino americano di soli 12 anni impegnato in una ricerca per la scuola. Lo studente di Chicago, per la sua ricerca scolastica, ha debitamente prelevato sia i cubetti di ghiaccio che l’acqua delle toilette di diversi ristoranti della Florida del sud, per poi portarli alla University of South Florida affinché fossero analizzati.
A fare la scoperta è stato un ragazzino americano di soli 12 anni impegnato in una ricerca per la scuola. Lo studente di Chicago, per la sua ricerca scolastica, ha debitamente prelevato sia i cubetti di ghiaccio che l’acqua delle toilette di diversi ristoranti della Florida del sud, per poi portarli alla University of South Florida affinché fossero analizzati.
La sorpresa è arrivata quasi subito, dopo aver visionato i risultati di queste analisi. In molti casi, infatti, il ghiaccio è risultato positivo nei confronti dei batteri E. coli, noti anche come batteri fecali. Questo genere di agente patogeno è responsabile di numerose infezioni in tutto il mondo.
Nonostante ciò, gli esperti ridimensionano la scoperta: non c’è motivo di allarmismo, affermano. Così come non ci sono più probabilità di ammalarsi ingerendo quest’acqua, insieme al ghiaccio, che non quelle che si hanno normalmente quando si va in bagno.
La differenza di presenza di batteri tra l’acqua che compone questi cubetti di ghiaccio e quella del water è che, la prima, spesso viene contaminata dal maneggiamento umano e dalla scarsa predisposizione alla pulizia delle macchine che producono il ghiaccio; la seconda invece proviene direttamente dall’acquedotto ed è in genere sterilizzata a monte. Certo, è accaduto negli Usa, tuttavia varrebbe la pena capire se anche qui da noi il ghiaccio nasconde dei segreti.
L’idea di condurre una ricerca scolastica di questo genere è venuta al ragazzo dopo aver letto dell’acqua contaminata che si trova sugli aerei. Scoprire che questo fenomeno è diffuso, non solo sugli aerei ma anche in altri luoghi, gli ha fatto cambiare idea sull’abitudine di masticare cubetti di ghiaccio.
A scanso di equivoci, meglio dunque bere la propria bevanda senza il ghiaccio, e pertanto meno fredda, fa anche meglio alla salute in generale e alla digestione. [lastampa.it]
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