giovedì 25 aprile 2013

25 aprile 1975


25 Aprile 1975 avevo 9 anni,e mi ricordo la città che ricordava la liberazione e i telegiornali erano dedicati tutti all'evento mentre all'Ospedale Maggiore di Milano stava terminando il calvario di un ragazzo,Sergio Ramelli,il 29 aprile sarebbe morto dopo un agonia iniziata il 13 marzo.
Un ragazzo colpevole di non pensarla come gli altri,colpito sotto casa da un attacco vigliacco di almeno 4 persone a colpi di chiavi inglesi che non pagheranno mai la colpa,anzi coperti e allineati dai “democratici” iscritti all'allora P.C.I.
Testimonianza resa durante il processo da Marco Costa:
« Ramelli capisce, si protegge la testa con le mani. Ha il viso scoperto e posso colpirlo al viso. Ma temo di sfregiarlo, di spezzargli i denti. Gli tiro giù le mani e lo colpisco al capo con la chiave inglese. Lui non è stordito, si mette a correre. Si trova il motorino fra i piedi e inciampa. Io cado con lui. Lo colpisco un'altra volta. Non so dove: al corpo, alle gambe. Non so. Una signora urla: Basta, lasciatelo stare! Così lo ammazzate!" Scappo, e dovevo essere l'ultimo a scappare. »
Testimonianza resa durante il processo da Giuseppe Ferrari Bravo:
« Aspettammo dieci minuti, e mi parve un'esistenza. Guardavo una vetrina, ma non dicevo nulla. Ricordo il ragazzo che arriva e parcheggia il motorino. Marco mi dice:"Eccolo", oppure mi dà solo una gomitata. Ricordo le grida. Ricordo, davanti a me, un uomo sbilanciato. Colpisco una volta, forse due. Ricordo una donna, a un balcone, che grida:"Basta!". Dura tutto pochissimo...Avevo la chiave inglese in mano e la nascosi sotto il cappotto. Fu così breve che ebbi la sensazione di non aver portato a termine il mio compito. Non mi resi affatto conto di ciò che era accaduto. »
Nel corso dell’assemblea consiliare al Comune che fece seguito all’aggressione di Ramelli, l’allora sindaco Aldo Aniasi dovette fronteggiare una turbolenta seduta nel corso della quale, a fronte della condanna istituzionale di prammatica dell’aggressione e alle risentite stigmatizzazioni dell’accaduto dei partiti di destra, vi fu, tra il pubblico presente, chi applaudì alla notizia del fatto e rivolse fischi al rappresentante del MSI Tommaso Staiti di Cuddia delle Chiuse che aveva in quel momento la parola.
Questo mi ricordo di quel 25 aprile così tanto lontano ma così tanto vicino che mi apri gli occhi e nella testa di un bambino mi vennero tanti quesiti che mai hanno avuto e mai avranno risposta.
25 aprile festa della liberazione del ritorno alla “democrazia” democrazia che permetteva a un ragazzo di morire dopo una lunga agonia di 48 giorni,democrazia che l'anno dopo sempre il 29 aprile veniva ucciso con uno stile mafioso un consigliere comunale colpevole di rappresentare il MSI Dn,una democrazia che i ha portato ha una sudditanza alle Banche e alla Banca Centrale Europea dove siamo liberi di pensare e parlare solo se pensiamo e parliamo come vogliono loro,mai io no!!!
ANCHE SE TUTTI … IO NO !!!
l'anziano gino V

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