Secondo il procuratore, concedere il visto a Battisti va contro lo statuto brasiliano dello straniero che vieta la concessione del vistoa uno straniero condannato o processato in un altro paese per crimine doloso, passabile di estradizione per la legge del Brasile. Tuttavia, per Heringer, la misura non avrebbe carattere punitivo e nonha nulla a che vedere con l'estradizione in Italia. Il procuratore ha giustificato la sua azione col fatto che, a suo parere, i delitti commessi da Battisti sarebbero di natura comune e non politica.
A stretto giro di posta arrivano le dichiarazioni di Marco Aurelio Mello, giudice del Supremo Tribunale Federale della capitale brasilaiana: "Non credo che Cesare Battisti possa essere sottoposto ad una nuova via crucis, lui è in Brasile per una decisione sovrana". Per il terrorista dei Pac la partita è ancora aperta e il "soggiorno" brasiliano potrebbe finire prima del previsto.
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