Ci stiamo assuefacendo alla situazione che vediamo tutti i giorni e
così sentire che Tizio e Caio perdono il lavoro ci fa tristezza, ma poi,
in fretta ci limitiamo a catalogare il fatto come ordinaria
amministrazione...
Ma pensiamoci, mettiamoci nei panni (certamente
scomodi) di quei padri di famiglia, delle madri, dei figli che
improvvisamente si ritrovano a spasso, dopo anni e anni
di lavoro, con relativi contributi persi tra la nebbia. Si apre la
strada della miseria, si cambia la vita, si sprofonda nel nulla. Niente
denaro per pagare l'affitto, niente per pagare il mutuo, si regalano le
rate già pagate alle banche, insieme all'abitazione per cui si sognava
la prossima dimora, bisogna intaccare i pochi risparmi racimolati per
sfamare se stessi e la propria famiglia. Il futuro appare nerissimo,
senza via di scampo. Ci vuole un po' per ingoiare il rospo, sapendo di
non avere alcuna colpa della situazione in cui ci si trova, ma poi, per
alcuni, almeno, subentra lo spirito positivo di rimboccarsi le maniche e
provare a cercare una qualche soluzione: curriculum, richieste
disponendo la propria voglia di assumere qualsiasi tipo di lavoro (alla
faccia di chi afferma che gli italiani non vogliono fare certi lavori,
costringendo alla risorsa della mano d'opera straniera), lauree, diplomi
nascosti, altrimenti … nisba. E poi aspettare giorni, mesi, anni... Se
si ha fortuna, se non si è troppo anziani (e già a 40 anni lo si è)
arriva qualche lavoro saltuario dalle cooperative, pagato male,
sicuramente, ma qualche briciola è meglio che il nulla ed oltre che dare
uno spiraglio serve a riaprire la speranza in attesa di migliorare
ulteriormente, cercando un miracolo, della Divina Provvidenza che di
colpo rimedi allo sbaglio che mani colpevoli (ma non le proprie!) gli
hanno causato... La speranza è l'ultima a morire, ma quando alfine si
spegne tutto finisce... Ecco allora le scene di disperazione, il
lasciarsi andare, il suicidio...
DIETRO L'INDIFFERENZA DEI PIU' FORTUNATI CHE NON PENSANO CHE PRIMA O POI POTREBBE TOCCARE ANCHE A LORO...
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